Spari a Pescara vecchia: reazioni e commenti

Non solo indagini, ma anche commenti e reazioni dopo i colpi a salve sparati da uno scooter tra la gente che affollava la movida del sabato a Pescara vecchia

Teatro del nuovo episodio da far west è stata Pescara vecchia, dove sabato sera nel cuore della movida due uomini in sella a uno scooter hanno attraversato corso Manthoné da piazza Garibaldi a piazza Unione a tutta velocità, sparando tra la gente con una scacciacani, per poi imboccare la rotonda contromano e fuggire sull’asse attrezzato.

La chiave di lettura ipotizzata dalle prime ricostruzioni sarebbe quella della vendetta per una lite avvenuta il giorno prima in un locale. Questo alla luce del fatto che, in concomitanza con gli spari, i due giovani avrebbero gridato qualcosa davanti al ristorante dove sarebbe avvenuto il diverbio.

Sul caso, che fortunatamente non ha fatto registrare feriti, indaga la Polizia. L’episodio ha inevitabilmente riaperto il dibattito sulla sicurezza in città.

Paolo Sola, del Movimento 5 Stelle (nella foto a lato), ha già annunciato un’interrogazione urgente in Consiglio comunale.

 

 

 

Il Partito democratico, che oggi ha indetto una conferenza stampa, sollecita il sindaco Masci e la sua giunta di farsi carico in maniera risolutiva del problema sicurezza.

 

 

Anche per Sinistra Italiana l’episodio non va sottovalutato: “La destra ha fallito sul suo cavallo di battaglia: il tema sicurezza. Se una persona esce di casa e rischia di non poterci tornare sano e salvo perché si trova in mezzo a una sparatoria, significa che non c’è sicurezza”.

Tra i testimoni della sparatoria e della fuga dei due giovani, che sabato sera hanno seminato il panico in città, c’è anche l’avvocato Anthony Aliano. Ex assessore della Lega a Montesilvano, Aliano vive e lavora proprio in corso Manthoné. Rientrando a casa ha assistito a tutta la scena e ha anche fotografato un bossolo rimasto a terra dopo gli spari (nella foto di copertina).

“Alle 22 – racconta Aliano – ho cercato di fermare due ragazzetti che correvano con un T-Max come criminali e che, giunti a un metro da me, sparavano due colpi di pistola in aria, probabilmente a salve. Solo per fatalità non hanno investito e ammazzato persone che passeggiavano, tra cui le mie figlie piccole”.

 

 

 

 

 

 

Marina Moretti: