Sisma, Fina (Pd): “Sottratti fondi del fondo complementare”

Il Pd in conferenza stampa ha denunciato a L’Aquila la sparizione di 250 milioni di euro per l’Abruzzo dal fondo complementare destinato alle aree del sisma

Nella sede di via Paganica i senatori Alessandro Alfieri e Michele Fina con i consiglieri comunali dem hanno incontrato la stampa annunciando che urgono spiegazioni.

“Tutto è accaduto il 2 marzo. Tagli che vengono mascherati,” -ha denunciato Fina- “come rimodulazioni dal commissario Castelli. La nostra è diventata la regione dei tagli”. sostiene il senatore. E’ gravissima la risposta di un commissario” – ha aggiunto Fina -“che è un esponente politico che partecipa a eventi di Fratelli d’Italia mentre l’ex commissario Legnini, che aveva pensato al fondo complementare, ha sempre gestito la situazione con assoluto spirito istituzionale”.

Il senatore Alfieri ha spiegato che il “centrosinistra ha sempre creduto come coalizione al Pnrr, recuperando più di 200 miliardi. Fratelli d’Italia”, ha ricordato, “votò contro. Hanno impiegato tanti mesi prima di rimetterci mano, era legittimo che cambiassero alcuni assi, ha detto, ma hanno perso un anno smontando alcune misure importanti. Furono fatti molti ragionamenti per inserire nel piano complementare alcune opere necessarie per completare la ricostruzione. I ritardi che si sono accumulati hanno portato allo scorso luglio a un taglio devastante sulla lotta al dissesto idrogeologico, sugli interventi sulle periferie e su altri capitoli. Tagliati ben 13 miliardi”, ha aggiunto.

“Il governo”, ha proseguito, “ha detto che i tagli sarebbero stati coperti, ma le risorse si vanno a trovare sempre recuperando soldi che già erano delle regioni, cioè i fondi di coesione”.

È atteso, hanno spiegato i presenti e questo preoccupa non poco, un decreto che deve decidere ulteriori tagli. L’argomento sarà oggetto di una interrogazione per avere chiarezza. Fatto sotto traccia e senza che nessuno se ne accorgesse per i dem e’ assolutamente scorretto, sopratutto prima delle elezioni.

Il coordinatore dei sindaci del cratere Gianni Anastasio spiega che furono aggiunte delle somme che dopo due anni ancora non vengono messe a disposizione che è un paradosso considerando che i comuni hanno progettato opere per un miliardo.

La spiegazione di Castelli che si tratta di una rimodulazione per non mandare in affanno gli enti locali non è la verità, ha ribattuto.

Sono convinto, ha detto, che i 250 milioni non li rivedremo più e questo è un danno serio per un territorio che ne aveva effettivamente bisogno.

La Pezzopane ha ricordato che il fondo complementare fu definito così perché il Pnrr non consentiva di intervenire sui due crateri. Quel fondo permetteva anche una maggiore agibilità con regole e tempistiche visto che in area sisma sono più complesse. I soldi tolti a quel fondo e’ di una gravità inaudita, ha attaccato la Pezzopane, servivano per lo sviluppo e per rendere coesi i due crateri per un progetto unico dell’Appennino centrale.

In questi pochi giorni che ci separano dal 10 questo deve diventare un tema, ha concluso la Pezzopane. Il fondo già non era sufficiente, togliete questa somma con una modalità subdola non è accettabile.

Il servizio del Tg8

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.