Proseguono le indagini sulla morte del 21enne marocchino cresciuto con la famiglia ad Avezzano e ucciso nelle campagne del Lodigiano
Il giovane, ucciso con un fucile a pallettoni, si chiamava Mohamed Raji Kaoukeb e da qualche tempo era senza fissa dimora, dopo essere stato domiciliato tra Novara e Varese. Aveva lasciato Avezzano 7 mesi fa. Il cadavere è stato trovato ieri pomeriggio in un campo di grano, in un’area agricola del Lodigiano diventata da anni anche teatro di spaccio di stupefacenti. Le forze dell’ordine chiamate da agricoltori disperati, da anni piazzavano telecamere per cercare di immortalare e quindi arrestare gli spacciatori. Un vigile del Comune di Pieve Fissiraga era stato anche dotato di un drone per cercare di affrontare al meglio la lotta quasi quotidiana contro la vendita di droga al dettaglio, hashish, cocaina o eroina.
Mohamed Raji Kaoukeb era partito dal Marocco ancora minorenne, quattro anni fa. Arrivato a Lampedusa con gli scafisti, ha raggiunto Avezzano, dove c’erano già dei parenti. Ha lavorato come bracciante nel Fucino, ma poi ha deciso di trasferirsi al Nord, a caccia di una sorte migliore.
Il procuratore della Repubblica di Lodi, Laura Pedio, di concerto con il pm di turno, Martina Parisi, ha immediatamente disposto l’autopsia sul cadavere, per capire se prima del colpo ci sia stata una colluttazione o per fornire altri dettagli. L’esame autoptico si terrà all’istituto di Medicina legale di Pavia.
A dare l’allarme era stata la madre di Mohamed, avvisata al telefono dell’omicidio da un amico del figlio che ora è ricercato.
“L’hanno ammazzato, vai a cercarlo” ha detto l’amico, così da Avezzano sono partiti lo zio e il nipote del ragazzo insieme ad un amico.
E proprio grazie a loro che cercavano nel campo, il vigile di Pieve Fissiraga è riuscito a trovare il cadavere dopo avere chiesto loro cosa stessero facendo e scambiandoli, in un primo momento, per tossicodipendenti o spacciatori.
I tre ieri sono stati sentiti per oltre due ore al Comando provinciale dei carabinieri come persone informate sui fatti. Saranno esaminate le immagini registrate dalle telecamere dei Comuni della zona, che si trova vicino all’autostrada del Sole. Il sindaco di Massalengo Serafino Serafini ha
messo a disposizione le immagini di una telecamera posizionata vicino al luogo del ritrovamento del cadavere.
Fondamentale, appare comunque rintracciare chi ha avvisato la madre dell’omicidio di Mohamed per accertare cosa sappia e se era presente al momento del delitto.
Aveva lasciato Avezzano 7 mesi fa