Sevel: lungo stop natalizio e produzioni in calo. Fuori altri 190 lavoratori in staff leasing

Sevel ferma dalla sera del 23 dicembre al 9 gennaio. Un lungo stop per il quale si attingerà a ferie e permessi. Produzione giornaliera da 1.100 a 1.000 pezzi: si scenderà, inoltre, da 310mila a 250mila furgoni. Fuori altri 190 lavoratori in staff leasing

“E’ stato sottoscritto l’accordo per la chiusura natalizia – fa sapere la Uilm -: il periodo di chiusura partirà dalle ore 22.15 del 23 dicembre 2021 fino al 9 gennaio 2022 compreso. Per la chiusura natalizia saranno utilizzati ferie e permessi, mentre la festività del santo patrono (San Leucio) andrà a copertura del 5 gennaio 2022”.

La mancanza dei semi conduttori e la fornitura di altri componenti continuano a causare gravi rallentamenti alla produzione della Sevel: “La produzione programmata scenderà da 310.000 furgoni a circa 250.000. L’azienda, inoltre, ci ha comunicato che la turnazione per i prossimi mesi continuerà a 15 turni e la produzione si abbasserà nuovamente, dai 1.000 ai 1.100 vetture al giorno, cercando di fare meno cassa integrazione possibile”.

Dopo le perdite dei mesi scorsi di parte dei lavoratori in staff leasing, ci è stato comunicato che ne usciranno altri 190. Come sindacato – spiega la Rsa Fim-Uilm-Fismic  – dobbiamo creare le certezze e garantire loro che, al momento di una ripresa produttiva, abbiano la priorità per rientrare in azienda. Persiste l’assenza delle istituzioni regionali sui problemi che affliggono l’area industriale della Val di Sangro. La regione Abruzzo faccia sentire la sua voce sul governo nazionale e investa subito tutte le risorse disponibili per attrarre nuovi insediamenti industriali ed evitare altre delocalizzazioni, per migliorare i porti, sulla banda larga, sulla dorsale stradale tirreno- adriatica, sui collegamenti autostradali e sul trasporto ferroviario. Come sindacato siamo vigili e attenti a questo processo che sta investendo la Sevel e tutto l’indotto. Siamo pronti a condividere con le altre sigle un percorso serio, non di facciata, a tutela dei lavoratori, delle loro famiglie e di tutto il territorio”.