Senza casa e senza lavoro a Teramo, interviene il SICET CISL

260510-115

Lettera aperta del SICET CISL di teramo, che denuncia un caso alle istituzioni: padre di famiglia senza casa e senza lavoro. Riceviamo e pubblichiamo.

Federico C. 30 anni moglie e due figli, un altro in arrivo, non ce la fa più. Vorrebbe lavorare ma non trova un’occupazione. Vorrebbe una casa propria e andarsene da quella dove solo lui con i propri genitori abita essendo di proprietà degli stessi, la dolce metà anche lei abita con i suoi genitori (quindi separati), Federico dice che ha un sogno nel cassetto ovvero quello di avere una casa dove vivere con la propria famiglia e un lavoro per sostenere una vita quotidiana più dignitosa. Con tutta rabbia, ieri mattina, Federico è venuto da noi raccontando la propria storia. Si è rivolto dietro nostra indicazione all’ufficio preposto del Comune di Teramo ed è stato ascoltato, il Funzionario, gli ricordava che tempo fa era già stato in quell’ufficio e aveva fatto domanda per un alloggio comunale. I suoi figli hanno 9 e 3 anni. Racconta che anche sua moglie non lavora e che se anche lui volesse trasferirsi in un’altra città per cercare un impiego non potrebbe perché non ha neppure i soldi per pagarsi il biglietto del treno. “Non voglio la carità, non chiedo l’elemosina”. Vorrei soltanto riavere un po’ di dignità e dare un futuro migliore ai miei tre figli, avere un lavoro, una casa e ricostruirmi una vita degna di un padre come tutti i genitori del mondo vorrebbero. Il SICET è a conoscenza che il Comune di Teramo può mettere a disposizione un centinaio di alloggi popolari, tra i quali 60 vuoti, da recuperare su via Longo, una quarantina sparsi su tutto il territorio comunale. E’ chiaro che non basteranno ma, se venisse supportato economicamente dalla Regione Abruzzo, si potrebbe ipoteticamente soddisfare tutte le domande in corso e forse anche oltre. Si è perso troppo tempo, in lista di attesa per un alloggio popolare oltre 700 famiglie, 400 concorrenti facente parte le graduatorie ferme dal 2012, 321 richieste di sfratto molti dei quali per morosità incolpevole. Il SICET ha già chiesto, con una lettera inviata alla Giunta, specificatamente al Sindaco Gianguido D’Alberto e all’Assessore alle politiche per il diritto alla casa Valdo Di Bonaventura, di aprire un tavolo di concertazione con i sindacati degli inquilini SUNIA CGIL – SICET CISL – UNIAT UIL per conoscere programmi che si intende portare avanti. Il nostro obiettivo è quello di riaccendere i riflettori su via Longo, spenti ormai da sei anni e mezzo, insabbiare l’housing sociale e liberare le graduatorie per far fronte all’emergenza abitativa.

RESPONSABILE PROVINCIALE
ANTONIO DI BERARDO

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.