Sciopero rifiuti: lunedì nero anche in Abruzzo, sindacati e lavoratori chiedono il rinnovo del contratto

Anche in Abruzzo lunedì nero dei rifiuti: un’ intera giornata di sciopero per il mancato rinnovo del contratto nazionale. A fine settembre la rottura della trattativa. Garantiti i servizi minimi. A livello nazionale adesione vicina al 90%.

Sciopero oggi anche in Abruzzo dei lavoratori del settore ambiente e raccolta rifiuti per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale. A fine settembre c’era stata la rottura della trattativa. Garantiti solo i servizi minimi. Questa mattina sit-in di protesta a Pescara in Piazza Italia dove sotto la pioggia un centinaio di lavoratori ha manifestato pacificamente.

Una delegazione dei rappresentanti sindacali è stata ricevuta dal Prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, che si è detto disponibile a rappresentare le loro richieste a livello nazionale. Il Sindaco di Pescara, Carlo Pace, ha manifestato la volontà di indire degli incontri con le parti per trovare le soluzioni più adatte.

“Il rinnovo de contratto del settore igiene-ambiente è fermo ormai da 28 mesi e i sindacati hanno voluto indire questa giornata di sciopero in tutta Italia con manifestazioni in 100 piazze d’Italia. Noi chiediamo il contratto unico dell’igiene-ambientale e per quanto concerne il contratto c’è bisogno appunto di un solo contratto e non di contratti a ribasso di circa il 30, 40% da parte di aziende che vengono da fuori regione e dopo aver vinto gli appalti, applicano i cosiddetti contratti a ribasso”.

In Abruzzo ci sono almeno 8mila lavoratori di questo settore e ad una parte è applicato il contratto Fisas Ambiente, e ad un’altra parte cospicui a cui è applicato invece il contratto che è quello delle cooperative sociali e multi servizi che vedono di riduzione di retribuzione del 30%, 40%”. Il segretario regionale della Uil Trasporti Primo Cipriani ha sottolineato che “questa mattina siamo qui perché le proposte sono inaccettabili e ci riportano anni e anni indietro. Il problema è che i datori di lavoro non accettano la firma di un contratto unico di lavoro su cui stiamo lavorando da anni e che prevede tutele retributive e sociali. Qualsiasi altra strada per noi è inaccettabile”. Previsto un incontro di una delegazione di sindacati e lavoratori con il prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo e il sindaco Carlo Masci.

 

“La pandemia ha evidenziato ancor di più quanto siano indispensabili i lavoratori dei servizi ambientali, rinnovare e migliorare il contratto è necessario – insistono i sindacati – anche in prospettiva degli investimenti europei legati al miglioramento, all’ammodernamento e alla realizzazione di nuovi impianti sui rifiuti, previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza in un settore strategico come quello dei rifiuti”.

“Le Associazioni datoriali sia pubbliche che private, nonostante il senso di responsabilità mostrato dai lavoratori del comparto durante tutta la fase pandemica, in questi mesi hanno solo mantenuto degli atteggiamenti spesso ondivaghi e con pregiudiziali varie, che hanno poco a che vedere con il rinnovo del CCNL, se non nella logica di abbattimento del costo del lavoro”.