Salute: torna la “Giornata Mondiale dell’Udito”

Udito Italia in Occasione della Giornata Mondiale dell’Udito a Roma: necessaria un’alleanza tra istituzioni, imprese e associazioni per migliorare la qualità sonora di città e spazi di vita e lavoro.

Circa una persona su quattro entro il 2050 sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito. L’Oms presenterà i nuovi standard di ascolto sicuri e lancerà l’allarme sui giovani che rischiano di compromettere il proprio udito. Torna Hear-a-thon 2022, il più grande evento di sensibilizzazione sul tema della salute uditiva organizzato da Udito Italia, onlus attiva da oltre dieci anni per promuovere consapevolezza e conoscenza sui temi dell’udito.

Il 2 e 3 marzo udito Italia riunirà a Roma presso la sede del Ministero della Salute, rappresentanti delle istituzioni, operatori sanitari, ricercatori, associazioni e imprese, per una lunga maratona mediatica promossa per diffondere in Italia il messaggio dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che negli ultimi anni ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme sulla diffusione dei disturbi uditivi. Proprio a questo scopo ogni anno il 3 marzo viene celebrato il World Hearing Day, un evento che coinvolge oltre cento Paesi in tutto il mondo e che quest’anno è incentrato sull’importanza di un ascolto sicuro.

“To hear for life, listen with care!” – Proteggi il tuo udito, ascolta responsabilmente!”, esortano gli esperti di Ginevra, che in occasione del 3 marzo presenteranno al mondo  i “Global standard for safe listening entertainment venues”.

Un tema che sta molto a cuore all’OMS, che nei prossimi anni dirigerà i propri sforzi verso lo sviluppo di una nuova consapevolezza sull’importanza di un ascolto sicuro. Si parte dai dati: circa il 5% della popolazione mondiale “convive” con una perdita uditiva e le stime dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) prevedono che circa una persona su quattro entro il 2050 sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito. A spiegarlo è Mauro Menzietti, fondatore di Udito Italia e membro del World Hearing Forum dell’OMS. «Si prevede che la perdita dell’udito non rimediata rappresenti un costo per l’economia globale pari a 980 miliardi di dollari l’anno – riporta Menzietti -: cifra che comprende non solo l’aspetto sanitario del problema, ma anche il sostegno educativo e la perdita di ricchezza. Negli ultimi anni l’allarme maggiore riguarda la sempre crescente esposizione al rumore, soprattutto negli ambienti ricreativi.

Ciò ha portato l’OMS a prevedere che oltre un miliardo di giovani nel mondo potrebbe essere a rischio di perdita dell’udito a causa di abitudini di ascolto non sicure».  E proprio su questo allarme si interrogheranno gli esperti riuniti a Roma da Udito Italia che nella giornata del 3 marzo ha organizzato il dibattito: Per un ambiente (sonoro) a misura d’Uomo e di comunità.  Inquinamento acustico, tecnologie, qualità del suono e comfort acustico, saranno i temi affrontati nella giornata, dove si discuterà di corrette abitudini di ascolto, di sicurezza acustica degli ambienti di vita e della necessità di far collaborare imprese, associazioni, enti di ricerca e istituzioni al progetto comune di un ambiente sonoro a misura d’uomo. I lavori saranno moderati dalla presidente della Onlus Valentina Faricelli, affiancata dal giornalista Luciano Onder. Il dibattito sarà anticipato, il giorno precedente – 2 marzo – dalla riunione dei Focus Group, chiamati da Udito Italia a redigere il Manifesto dell’Udito, un documento che racchiude 5 obiettivi che corrispondono ai pilastri dell’azione strategica già proposta al Ministero della Salute, accogliendo le raccomandazioni contenute nel Piano Strategico OMS 2019-2021. A chiudere la prima giornata di lavori, la diretta streaming con interviste agli ospiti che saranno trasmesse e visibili a tutti sui canali social della Onlus. Anche il dibattito della giornata del 3 marzo sarà visibile in diretta streaming sulla piattaforma Swapcard appositamente creata per l’evento (link: https://app.swapcard.com/event/maratona-delludito)