In Abruzzo tre adulti su quattro dichiarano di sentirsi bene o molto bene, secondo i dati contenuti nel dossier dell’Istituto superiore di sanità
In Abruzzo il 74,5% della popolazione, cioè tre persone su quattro, dà un giudizio positivo sulla propria saluto generale dichiarando di sentirsi bene o molto bene. È quanto emerge dalla sorveglianza Passi secondo il Rapporto aggiornato sul sito dell’Istituto superiore di sanità, dedicato alla popolazione adulta sull’ultimo biennio di raccolta dati (2023-2024).
Il dato che riguarda l’Abruzzo è in linea con quello nazionale (74,2%), ma è in debole peggioramento rispetto agli scorsi anni.
Gli intervistati, in media, dichiarano di avere vissuto quasi tre giorni (2,9) in cattive condizioni di salute, dato migliore rispetto alla media nazionale che è al 4,1. In dettaglio, gli abruzzesi hanno vissuto 1,9 giorni in cattiva salute fisica e 1,4 giorni in cattiva salute psichica. A causa di questi problemi, il numero medio di giorni con limitazione delle attività quotidiane è inferiore a 1 (0,9).
A livello nazionale, in testa alla classifica per numero di persone soddisfatte del proprio stato di salute ci sono Provincia autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta, con un dato superiore all’80%. A mostrare un valore peggiore del dato nazionale (74,2%) sono Basilicata (66,9), Friuli Venezia
Giulia (72,7), Marche (70,8), Molise (66,2), Piemonte (71,9) e Sardegna (67,7), mentre registrano un dato migliore rispetto alla media del Paese l’Emilia Romagna (76,6), la Liguria (78), la Provincia Autonoma di Bolzano (84,8), la Provincia Autonoma di Trento (79,2), la Puglia (80,2) e la Valle d’Aosta (81,6). Valori in linea con il dato nazionale per le altre regioni.
“È importante sottolineare – ha detto all’Ansa la ricercatrice del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (Cnapps) dell’Iss, Benedetta Contoli – che non diciamo come stanno gli italiani, ma parliamo della loro qualità di vita relativa alla salute, un importante indicatore in sanità pubblica che consente di valutare il benessere, fisico e mentale, degli individui. La percezione della propria salute è fortemente legata al contesto sociale e culturale in cui vive la persona, all’ambiente di vita e di lavoro, alla presenza di patologie croniche e alla possibilità di accesso ai servizi socio-sanitari necessari per la prevenzione ai diversi livelli e
chiaramente alle condizioni socio-economiche”.
I dati sono riportati nel rapporto aggiornato delle Sorveglianze Passi e Passi d’Argento, coordinato dall’Iss e di cui è responsabile scientifico la dott.ssa Maria Masacco.
“Nella popolazione adulta, a fronte di un 74% che dichiara di sentirsi bene o molto bene – spiega Contoli – registriamo un crollo della stima al 46% tra chi ha patologie croniche e al 38% tra chi riporta sintomi di depressione. Anche tra chi convive con le malattie croniche, c’è chi mantiene una percezione positiva del proprio stato di salute e riesce quindi a controllare il proprio stato di benessere”.
Le sorveglianze Passi e Passi d’Argento rilevano molteplici aspetti riguardanti la salute e la prevenzione e consentono quindi di fare a tutto tondo profili della popolazione adulta e
anziana e di identificare i bisogni di salute insoddisfatti e le disuguaglianze nella salute orientando di conseguenza le politiche di intervento.
“La macchina delle sorveglianze – spiegano i ricercatori Iss – non si ferma mai, consentendo un monitoraggio nel tempo della salute della popolazione e di avere dati utili alla programmazione di interventi in sanità pubblica anche a livello territoriale”.
