Prorogata per altri sei mesi la Cassa integrazione straordinaria alla Sabino Esplodenti, l’azienda di Casalbordino coinvolta in due gravi incidenti sul lavoro. La terza proroga è stata sancita nel tavolo istituzionale della Regione Abruzzo
L’assessore regionale alle Attività produttive Tiziana Magnacca ha incontrato stamane lavoratori e sindacati. Al termine della riunione è stata sancita la terza proroga per altri sei mesi della Cassa integrazione straordinaria per la Sabino Esplodenti, l’azienda di Casalbordino che si occupa della lavorazione di esplosivi e che nel 2020 e 2023 è stata coinvolta in due gravi incidenti sul lavoro.
“Seguiamo con la massima attenzione una vertenza che presenta risvolti particolari – ha detto l’assessore Magnacca a margine del tavolo regionale – perché l’azienda per la ripresa dell’attività è condizionata al Comitato tecnico regionale e all’attività della Prefettura, chiamate a rivedere e far riesaminare tutte le misure di sicurezza. Non è un’attività da poco, in un ambito, quello della sicurezza del lavoro, delicato e in continuo mutamento. La Prefettura di Chieti – ha aggiunto l’assessore – ha ben compreso la situazione della Sabino Esplodenti, ma è anche vero che nessuna autorizzazione alla ripresa dell’attività può arrivare se non sono state rispettate tutte le prescrizioni richieste dagli organismi della sicurezza”.
Al tavolo regionale erano presenti i responsabili sindacali dei lavoratori e l’amministratore delegato della società, Gianluca Salvatore, che ha fatto il punto sullo stato dei lavori di adeguamento anche per quel che riguarda la prevenzione sismica, confermando l’interesse di una società all’acquisizione della Sabino Esplodenti.
“La proroga della Cig – ribadisce l’assessore – è legata all’attesa delle indispensabili autorizzazioni e all’acquisizione da parte di un gruppo straniero che potrebbe dare nuova linfa alla storica azienda di Casalbordino”.
Dal 2023 la produzione è ferma e gli attuali 65 dipendenti sono in trattamento di Cassa integrazione straordinaria, in attesa della ripresa della produzione. La proroga sarà di sei mesi che si vanno ad aggiungere ai 12 già fatti nel 2024 e ai 3 usufruiti alla fine del 2023
Sono 69 i dipendenti della Sabino Esplodenti di Casalbordino, interessati dalla vertenza, seguita dall’assessorato regionale alle attività produttive, aperta dopo il tragico incidente avvenuto nel settembre del 2023, in cui persero la vita tre dipendenti. L’attività dell’azienda resta parzialmente sospesa, in attesa che si concludano le verifiche per una riapertura in sicurezza del sito, con il parere ultimo affidato alla Prefettura.