A Roseto il progetto di riqualificazione dell’area dell’ex Hotel Mion prevede un notevole ampliamento dell’edificio
Un intervento che, secondo il gruppo consiliare di opposizione “Siamo Roseto”, rischierebbe di generare una struttura eccessivamente impattante sul fronte mare. L’intervento, promosso da privati e sostenuto dall’amministrazione comunale, è stato definito dalla consigliera Teresa Ginoble come un nuovo esempio di gestione urbanistica poco attenta all’equilibrio del territorio. Secondo “Siamo Roseto”, mentre la città affronta un progressivo deterioramento dei servizi e un indebolimento del comparto sociale, l’amministrazione proseguirebbe nell’approvazione di varianti urbanistiche prive di un disegno complessivo di sviluppo sostenibile. Il gruppo richiama inoltre l’attenzione sulla mancanza di un indirizzo progettuale unitario, rilevando come ciò si sia già verificato in precedenti interventi sul lungomare. Viene sollevato anche il tema del nuovo piano regolatore, il cui iter risulterebbe in fase di stallo. L’amministrazione comunale, chiamata in causa dalle polemiche, ha però ribadito la rilevanza dell’intervento, sostenendo che la riqualificazione dell’area rappresenti un passaggio fondamentale per il rilancio della zona e per una valorizzazione complessiva del fronte mare.