Ripa Teatina: nuova vita per l’Uccellaccio

Nuova vita per l’opera incompiuta denominata “Uccellaccio” a Ripa Teatina, grazie a un innovativo progetto architettonico

Il 29 aprile a Ripa Teatina, in collaborazione con il Comune di Ripa Teatina, va in scena Uccellaccio, una delle nove attivazioni site-specific di “Spaziale presenta”, la fase propedeutica alla realizzazione di “Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri”, il progetto del collettivo Fosbury Architecture (Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi) per il Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il giorno 15 aprile alle 11 è previsto un appuntamento di presentazione del progetto presso il
comune di Ripa Teatina. Saranno presenti: Fosbury Architecture, HPO e Claudia Durastanti.
Uccellaccio coinvolge come progettista il collettivo di architettura HPO (Alessandro Argentesi, Luca Cei,
Mara Femia, Filippo Ferraro, Gregorio Giannini, Gabriele Giau, Giulio Marchetti, Oreste Montinaro, Dario Rizzi, Riccardo Simioni, Giorgio Scanelli) e come advisor la scrittrice Claudia Durastanti.
A Ripa Teatina, paese nell’entroterra abruzzese che conta 4.000 abitanti, era il 1973 quando venne
posata la prima pietra di un’opera che ancora oggi resta incompiuta. Dopo cinquant’anni e svariati
tentativi di completamento alternati a ipotesi di demolizione, quell’edificio abbandonato a se stesso,
rimane, per la sua comunità, una presenza tanto scontata quanto invadente.
In una prospettiva di pacificazione e disvelamento, il progetto si propone come occasione per immaginare un nuovo processo di riattivazione, capace di addomesticare l’“ecomostro” che così tanto ha segnato la vita di quel territorio.
Il giorno 29 aprile il progetto Uccellaccio, dalla forte valenza paesaggistica, verrà aperto al pubblico e permetterà ai visitatori di riscoprire l’edificio incompiuto, attraverso un anello di 440m di sviluppo: lungo il percorso l’incompiuta potrà essere osservata da una prospettiva diversa, immersa nel
verde di un nuovo parco.
La scrittrice Claudia Durastanti associa «un genere letterario fra il fantascientifico e la favola» a questo intervento, che mira alla riattivazione temporanea dell’area attraverso il percorso esterno denominato satellite, un ambito per eventi cratere e la visita di uno degli spazi interni dell’edificio più suggestivi. Uccellaccio è il nuovo nome dato all’edificio incompiuto, la cui forma ricorda dall’alto quella di un uccello dalle ali spiegate. Il nome invita quindi a un nuovo punto di vista sull’edificio, più ampio, ironizzando sull’aura negativa collegata a questa struttura apparentemente spettrale.
Il nuovo parco dell’Uccellaccio può quindi offrire alla comunità di Ripa l’occasione di metabolizzare una
presenza ingombrante quanto problematica e di riconvertirla in uno spazio comunitario attorno al quale
riunirsi e organizzare eventi nel periodo estivo.
La giornata del 29 aprile inaugura questa esperienza attraverso una serie di visite guidate all’area di
progetto, un momento di convivio all’aperto e la performance del batterista Pietro Vicentini. In tale
occasione saranno anche realizzate a cura del collettivo artistico Alterazioni Video, alcune riprese per il
Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia 2023.
L’evento prevede una capienza massima di 200 persone. L’area è accessibile da Via Augusto Romagnoli.

«In architettura non esiste una controparte positiva al costruire», dichiarano i curatori, Fosbury Architecture. «La demolizione non è un processo in sé, ma solo l’ineluttabile conclusione di una parabola. Crediamo che nella decostruzione e nello smontaggio selettivo si possa coltivare un futuro, anche economico, di rigenerazione sostenibile.»

Uccellaccio è realizzato grazie al supporto di Emoter Lavori Srl (CH), esperti in demolizioni,
movimentazione del terreno e realizzazione di infrastrutture stradali, e di Retificio Ribola Srl (BS), leader nella produzione industriale di reti in nylon e fibre sintetiche. In collaborazione con il Comune di Ripa Teatina e MAXXI L’Aquila.

Nella sua ampiezza, il progetto per il Padiglione Italia si fonda sulla visione di Fosbury Architecture che
l’architettura sia una pratica di ricerca al di là della costruzione di manufatti e la progettazione sia sempre il risultato di un lavoro collettivo e collaborativo, che supera l’idea dell’architetto-autore. Lo “spazio” è inteso, in questa visione, come luogo fisico e simbolico, area geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio delle possibilità.
Nel periodo che precede l’apertura della Biennale Architettura 2023, da gennaio ad aprile, “Spaziale
presenta” vedrà l’attivazione di 9 interventi site-specific in altrettanti luoghi selezionati in tutto il territorio italiano.
All’interno del Padiglione Italia dal 20 maggio al 26 novembre 2023,“Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri” sarà la sintesi formale e teorica dei processi innescati nei 9 territori nei mesi precedenti,
restituendo una diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel contesto internazionale.
Il work in progress di “Spaziale presenta” e l’attivazione dei 9 interventi sarà raccontato passo dopo passo nel sito web www.spaziale2023.it e nell’account Instagram @spaziale.presenta.
Il progetto curatoriale del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023 e tutti i relativi dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa dedicata.

UCCELLACCIO
con la collaborazione del Comune di Ripa Teatina e di MAXXI L’Aquila con il sostegno di:
HPO
Fondatori: Alessandro Argentesi, Luca Cei, Mara Femia, Filippo Ferraro, Gregorio Giannini, Gabriele Giau, Giulio Marchetti, Oreste Montinaro, Dario Rizzi, Riccardo Simioni, Giorgio Scanelli.
HPO è un gruppo di architetti con sede a Ferrara. Attraverso varie scale di intervento e un atteggiamento
collaborativo e sperimentale, mira a dimostrare i risultati non ovvi della professione dell’architetto.
CLAUDIA DURASTANTI
Claudia Durastanti è una scrittrice e traduttrice italiana. Con La Straniera è stata segnalata al Premio
Strega 2019 e al Premio Viareggio. Il libro è tradotto in ventuno lingue e sta per essere adattato in una
serie televisiva. Si è laureata in Antropologia culturale alla Sapienza di Roma.
FOSBURY ARCHITECTURE
Fosbury Architecture (FA) è un collettivo fondato nel 2013 a Milano da Giacomo Ardesio (1987),
Alessandro Bonizzoni (1988), Nicola Campri (1989), Claudia Mainardi (1987) e Veronica Caprino (1988).
FA è un’agenzia spaziale che interpreta l’architettura come strumento in grado di mediare tra istanze
collettive ed individuali; aspettative e risorse; sostenibilità e pragmatismo; ambiente e esseri umani. FA è un gruppo di ricerca che mira a espandere i confini della disciplina, ridefinirne il ruolo e ripensarne i
processi produttivi in vista delle sfide correnti.
FA è stato curatore della mostra monografica Characters presso la Galleria Magazin a Vienna (2022), dello Urban Center di Prato presso il Centro Pecci (2021/2022) e di Milano 2030 presso Triennale Milano (2019).
Ha preso parte a numerose Biennali di Architettura nazionali e internazionali tra cui quelle di Lisbona
(2019), Versailles (2019), Chicago (2017) e Venezia (2016). Il lavoro di FA è stato, inoltre, esposto nelle
collettive Take Your Seat promossa dall’ADI Design Museum di Milano; The State of the Art of Architecture presso Triennale Milano; Re-Constructivist Architecture presso la RIBA Gallery di Londra; Adhocracy presso l’Onassis Center di Atene; Mean Home presso la British School di Roma.
FA ha lavorato a numerosi allestimenti di mostre, tra i quali Verde Prato (2019) presso il Centro Pecci,
premiato con menzione per il Premio TYoung 2021. Ha curato con Alterazioni Video la pubblicazione
Incompiuto, La Nascita di uno Stile (2018)supportata dall’allora MIBACT (l’attuale Ministero della Cultura) e premiata con la menzione d’onore per il Compasso d’Oro 2020.