Riciclaggio in Abruzzo e le spartizioni della Criminalità Organizzata

L’Abruzzo come una torta sulla quale si avventano le più importanti organizzazioni criminali. Dalla relazione del Ministro  dell’Interno sull’attività svolta e dei risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel periodo luglio-dicembre 2022 quadro inquietante per quel che riguarda traffico di droga e riciclaggio.

Il professore Fulvio Berghella, uno dei più noti consulenti anti riciclaggio in Italia, ospite oggi ad un convegno ad Ortona sull’Usura organizzato dal Lions Club, ci aiuta ad avere un quadro più chiaro su quanto sta avvenendo in Abruzzo da qualche anno in qua. Intanto una divisione in due macro aree, la fascia costiera terra di conquista per gruppi criminali pugliesi e stranieri; e la fascia appenninico interna, dove ricostruzione post sisma, gestione dei pascoli e spaccio di droga, sono i campi di azione per organizzazioni laziali e campane. Dalle ultime operazioni delle Forze di Polizia, poi, emerge una diffusione a macchia di leopardo di presenza della ‘Ndrangheta, in particolare nel Teramano e nel Pescarese. A Teramo con la ‘Ndrangheta crotonese e soggetti vicini alla cosca dei Piromalli. A Pescara, con forti interessi legati alla grande distribuzione alimentare ai fini di riciclaggio, con la presenza di imprenditori reggini contigui alla Cosca De Stefano:

“Siamo in grado di avere un quadro più chiaro grazie non solo alle brillanti operazioni di Polizia, ma grazie anche alle sempre più crescenti segnalazioni di operazioni sospette sulle quali, attraverso uno specifico sistema, avviene una precisa attività d’indagine da parte di più ambiti dell’Autorità Giudiziaria.”

Nel 2022 sono 2.334 le operazioni sospette segnalate, contro le 253 del 2008, in Italia ben 150 mila, considerate le proporzioni, la nostra Regione è in perfetta media nazionale. A queste sono strettamente legati anche i fenomeni di usura che, negli ultimi 20 anni, grazie anche a norme sempre più restringenti, si sono trasformate. Diminuiscono i fenomeni di usura ordinaria dove piccoli criminali si limitano a rinnovare le scadenze alzando a dismisura i tassi, ed aumentano fenomeni di usura strutturale:

“Le organizzazioni criminali più che rinnovare le scadenze tendono ad acquisire i beni delle loro vittime, in particolare attività commerciali – spiega ancora Berghella – al fine di utilizzarle per ripulire il denaro sporco.”

Come ci si può difendere da questa situazione?:

“L’Italia si è dotata di ottimi strumenti di contrasto almeno da 25 anni, ma a breve anche l’Europa affronterà in maniera ancora più seria il fenomeno istituendo un’autorità unica, con sede a Francoforte, che consentirà di avere un’unica direttiva di contrasto per tutti i 27 paesi dell’Unione al fine di stringere ancora di più le maglie.”