Udienza di parificazione oggi del rendiconto generale della Regione Abruzzo per l’esercizio finanziario 2024, arriva il sì ma con riserva
Come lo scorso anno, la parificazione è avvenuta con riserva su alcune questioni, per esempio quella relativa all’agenzia Arpa. Il presidente della sezione regionale di controllo Ugo Montella ha illustrato la sua relazione. La Regione ha chiuso la gestione 2024 con un miglioramento nella gestione del disavanzo, a partire dal 2017. Nel 2024 non ha contratto nuovi mutui, il debito così è stato ridotto. La situazione al 31 dicembre 2024 prevede un indebitamento di quasi 1 milione di euro. Anche se ci sono segnali di miglioramento, la gestione dei residui continua a registrare criticità riguardanti la lentezza delle riscossioni e dei pagamenti. I debiti sono prevalentemente di finanziamento e verso i fornitori. Il risultato di esercizio è pari a poco più di 100 milioni. L’analisi ha fatto emergere degli scostamenti su alcuni dipartimenti, le strutture hanno spiegato che derivano dalla gestione dei fondi europei, ministeriali e regionali. Sulla spesa sanitaria la Corte auspica che la Regione valuti la possibilità di implementare stabilmente un meccanismo di normalizzazione della liquidità delle aziende. Il disavanzo complessivo delle Asl è di circa 180 milioni, incide negativamente il saldo della gestione straordinaria (salvo per la Asl dell’aquila che registra una prevalenza delle componenti attive). La Corte auspica un efficientamento delle misure accusate per ridurre il disavanzo, in crescita rispetto al 2023. La corte ha citato anche la sospensione dell’approvazione del bilancio 2024 della Asl aquilana. Altra anomalia rilevata: seppure in piano di rientro, la Regione ha operato senza che il programma operativo fosse approvato. Il dipartimento sanità ha intrapreso un’attività di monitoraggio dei flussi di cassa e dei tempi di pagamento delle aziende sanitarie, ma al momento ciò non consente ancora un sistema di programmazione soddisfacente.