Regione Abruzzo, scontro sul Bilancio

E’ scontro in Regione sull’approvazione del Bilancio. Le forze di opposizione di centrosinistra criticano il documento finanziario.

“Questo Bilancio che il Consiglio regionale si appresta a votare non ci permettere di comprendere la provenienza delle entrate e soprattutto la spesa che sosterrà la Regione Abruzzo. Siamo al buio, senza conoscere i capitoli di spesa”.

Con queste parole il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari ha inteso sottolineare il disagio politico delle opposizioni a fronte del documento contabile al vaglio dell’Assise regionale.

“La sentenza della Corte costituzionale pone in risalto una precisa responsabilità del governo di centrodestra – sottolinea Pettinari – che avrebbe dovuto incrementare gli investimenti. Sollecitazione giunta anche dalla Corte dei Conti, senza conseguenza alcuna, tanto da far apparire la Regione Abruzzo come lo scolaretto che non ha saputo fare i compiti a casa”.

Il forte indebitamento del settore sanitario, oltre 100 milioni di euro, ha fatto sì che “la mobilità passiva schizzasse alle stelle per una cifra di 176 milioni di euro in uscita, a fronte di 82 milioni di euro in entrata, con un saldo fortemente negativo. Tanto che l’Abruzzo, a causa del Covid 19, va in disavanzo rispetto ad altre Regioni virtuose passate all’incasso anche dalla nostra Regione. Addirittura l’Abruzzo dovrà restituire 12 milioni di euro al MEF per i maggiori trasferimenti ricevuti”, sottolinea il vicepresidente del Consiglio.

Mentre i rappresentanti del centrosinistra in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani e Marianna Scoccia, hanno illustrato oggi a L’Aquila le osservazioni sul Bilancio di previsione 2022-2024.

“Il governo regionale di centrodestra presenta in aula un bilancio pieno di dubbi e privo di una reale e necessaria programmazione, nonostante la politica di rigore esercitata dalla Giunta di centrosinistra nei 5 anni di governo abbia lasciato in eredità una Regione sana e risorse in grado di continuare ad affrontare priorità e ad assicurare servizi essenziali. Un‘azione sempre più deludente, che non aiuta l’Abruzzo a risollevarsi dalla crisi portata dalla pandemia, nonostante le rimesse governative, i fondi statali, le economie di bilancio e i milioni a disposizione dell’esecutivo anche per il 2021/2022 e che per queste ragioni non può essere da noi avallata”.