Consiglio regionale Abruzzo, nuova Omnibus: l’opposizione lascia l’aula

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Il Consiglio regionale dell’Abruzzo, già infiammato dalle polemiche di ieri in commissione bilancio, rinviato più volte: l’opposizione abbandona l’aula, la maggioranza approva la nuova Omnibus

Alla fine il Consiglio regionale ha approvato con la sola maggioranza la variazione di bilancio di 8,5
milioni di euro, con una ventina di emendamenti come norma intrusa al progetto di legge dal titolo Disciplina delle cooperative di comunità per il lavoro e la produzione”.
A votare il provvedimento 16 consiglieri di centrodestra, compreso il presidente della Giunta, Marco Marsilio, di FdI, (assenti i due esponenti di FdI Paolo Gatti e Maria Assunta Rossi), esattamente il
numero legale per tenere aperta la seduta. Nella misura, tra le altre cose, il pagamento di bollette legate a utenze regionali nelle annualità 2025-2026, le spese per il fondo di liquidazione nel 2015 di Abruzzo progetti, allora Abruzzo Engineering, poi revocata, e la copertura delle spese per il giro d’Italia.
L’impasse è stata sbloccata in una riunione molto tesa che ha visto uno scontro acceso tra il presidente della Giunta Marsilio e del del consiglio, Lorenzo Sospiri, di Fi, con la maggioranza
che ha ritirato gli emendamenti, in origine una quarantina, per ripresentarne poi una ventina.

“Abbiamo approvato tutto quello che era all’ordine del giorno, in seno alla maggioranza abbiamo dovuto approfondire alcuni emendamenti su richiesta di alcuni consiglieri – ha spiegato il capogruppo di FdI, Massimo Verrecchia, il quale in merito alle polemiche con le opposizioni ha sottolineato che non si tratta di contribuiti discrezionali ma di poste che interessano l’attività dell’ente come le bollette per le utenze e uno stanziamento dovuto per Abruzzo progetti”.

Era partita come una legge innocua sulle cooperative sociali, ma secondo le opposizioni è diventata una manovra corposa in cui è stato inserito praticamente di tutto. Non a caso è stata definita nuova legge Omnibus.

“Quasi 5 milioni delle nuove entrate – sostiene il capogruppo del Pd Silvio Paolucci – sono derivanti dall’applicazione dell’avanzo vincolato da accantonamenti di Abruzzo Progetti, e metà da presunte maggiori entrate”.

Per Paolucci, inoltre, le risorse per Abruzzo Progetti non possono essere neanche distribuite perché destinate ad una società che non è stata liquidata, quindi devono tornare nella piena disponibilità dell’ente.

La maggioranza ha invece ribadito che tutto è stato fatto nella massima trasparenza: c’erano delle somme a disposizione che sono state destinate.

“Le polemiche delle opposizioni – ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Massimo Verrecchia -sono soltanto strumentali. Noi continueremo a fare il bene degli abruzzesi”.

La seduta del consiglio regionale riunito all’Aquila, il cui inizio era previsto per le 11 di oggi, è durata pochi minuti e si è aperta e chiusa più volte, in particolare per il mancato accordo in seno alla maggioranza sulla legge omnibus, cioè la distribuzione a poggia denunciata dalle opposizioni, di
8,5 milioni di euro. Il tutto tramite provvedimenti collegati come emendamenti al progetto di legge dal titolo ‘Disciplina delle cooperative di comunità per il lavoro e la produzione’.
La seduta è stata sospesa, tra i consiglieri di maggioranza, riuniti per trovare la quadra ai 29 emendamenti in larga parte presentati dagli stessi esponenti del centrodestra, c’è tensione. La
minoranza per protesta ha lasciato l’aula.
La manovrina ha provocato polemiche da ieri con l’attacco del capogruppo del Pd, Silvio Paolucci, che ha accusato il centrodestra di irresponsabilità politica distribuendo risorse a poggia e senza criteri oggettivi, nonostante il debito della sanità a causa del quale il prossimo anno nel bilancio regionale ci sarà un buco di circa 120 milioni di euro.
Le opposizioni, in particolare con il consigliere del Pd Sandro Mariani, hanno puntato il dito sull’assenza dell’assessore regionale al bilancio Mario Quaglieri, medico chirurgo, secondo il dem
“impegnato in sala operatoria”.
“Non è rispettoso verso i cittadini aggiornare per ben quattro vote la seduta, è un abuso di potere mentre la gente soffre e non si cura, state distruggendo l’Abruzzo, vergognatevi” ha tuonato Mariani.
Alla riunione di maggioranza è presente anche il governatore Marsilio. Il centrosinistra ha rumoreggiato sbattendo i piedi al pavimento per la mancata ripresa della seduta prevista per le
ore 16 e rinviata per la quinta volta alle 16,30 dal vicepresidente del consiglio, Marianna Scoccia.
“Quanto visto oggi nel Consiglio regionale d’Abruzzo è una scena squalificante – hanno spiegato i consiglieri regionali del Patto per l’Abruzzo in una conferenza stampa convocata con urgenza – La maggioranza ha trasformato la legge 67/2025 nell’ennesima omnibus caricandola di emendamenti finanziari per 8 milioni e mezzo di euro. Dotazioni finanziarie che hanno provocato profonde spaccature nella maggioranza che dalle 11 di questa mattina ha rinviato il Consiglio per ben cinque volte.
Un’intera Assise sequestrata dalle frizioni interne di una classe dirigente impegnata nella spartizione delle risorse, dove è sempre più evidente che gli equilibri di potere giocano un ruolo fondamentale a discapito della corretta programmazione e della trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. Non saremo complici di questo modo di gestire le casse della Regione – incalzano i consiglieri di opposizione –  e con fermezza continueremo ad opporci a questo metodo di lavoro. Ancora una volta la destra ha dimostrato qual è la sua reale priorità: gestione del potere e mantenimento degli equilibri interni, pagati a caro prezzo dai cittadini e dalle cittadine abruzzesi”, concludono.

 

 

 

Daniela Rosone: