In commissione sanità oggi, in Regione Abruzzo, è arrivato il progetto di legge presentato dal Pd sull’educazione alla parità di genere per la prevenzione di discriminazioni e violenze nelle scuole e nelle università
Un progetto di legge che viene da lontano e che è stato ripresentato nel novembre del 2024. Dopo il caso di cronaca della bambina di Sulmona, la problematica è riesplosa in tutta la sua gravità.
I dati sulla violenza di genere dimostrano che per vincere questa annosa guerra urge una cultura nuova a tutti i livelli, perché si è di fronte a un’escalation preoccupante che si aggrava di caso in caso, con una ferocia incredibile, come ha sottolineato il capogruppo Silvio Paolucci.
Una consapevolezza che sta alla base della proposta di legge regionale per istituzionalizzare e potenziare l’educazione contro violenza e disparità di genere promossa in Consiglio regionale per ben due volte, prima nel 2023, poi nel 2024 ma che non è mai stata portata finora all’ordine del giorno del Consiglio.
Il disegno di legge, ci tiene a sottolinearlo lo stesso Paolucci, si iscrive fra gli strumenti di prevenzione, non ha un contenuto politico.
La proposta di legge ha lo scopo, invece, di portare dentro le scuole l’educazione all’affettività e la prevenzione delle violenze e delle discriminazioni di genere che ogni giorno, in Italia, si perpetuano a danno di ragazze e donne. Il territorio abruzzese, come dimostrano gli ultimi fatti, non è esente da questo.