Rapporto annuale raccolta rifiuti elettronici: bene Teramo, male Pescara

Poco più di 6.000 tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, sono state raccolte in Abruzzo nel 2021. Secondo i dati dell’ultimo Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, la Regione evidenzia una crescita sostenuta (+9,8%) nella raccolta delle sorgenti luminose, in controtendenza con l’andamento nazionale, mentre quella di TV e apparecchi con schermi (+3,3%) è inferiore.

Il dato pro capite (-4,60 kg/ab) si conferma però tra i più bassi in Italia. Brillantissime performance solo dalla provincia di Teramo la cui raccolta media per abitante per la prima volta supera sia il valore dell’area sia quella nazionale

Nel 2021 la regione Abruzzo ha avviato a corretto riciclo 6.057 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Lo evidenzia la 14a edizione del Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) l’istituzione che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.

Si tratta di un risultato in leggera contrazione rispetto al 2020 (-0,6%) che non intacca la posizione della Regione a livello nazionale per volumi complessivi e la conferma al 16esimo posto nella classifica nazionale e al penultimo tra le regioni del Centro Italia.

La raccolta dei RAEE del raggruppamento freddo e clima (R1) si attesta a 1.858 tonnellate, in crescita del 3,2% rispetto al risultato del 2020, il valore più contenuto tra tutte le regioni del Centro Italia, ma in linea con il trend evidenziatosi nelle regioni del Nord. Migliora anche la raccolta di TV e apparecchi con schermi (R3) che registra un +3,3% per un totale di 1.707 tonnellate. Se però si confronta questo risultato con quello a doppia cifra registrato dallo stesso raggruppamento a livello nazionale (+22,2%) si comprende come nella regione non si abbia usufruito in egual misura del Bonus TV erogato da fine agosto.

Più sostenuta (+9,8%) la crescita della raccolta delle sorgenti luminose (R5) che raggiunge le 23 tonnellate, in controtendenza con l’andamento nazionale. Rimane pressoché invariata la raccolta del raggruppamento dei grandi bianchi (R2) che si assesta a 1.316 tonnellate (-0,1%), mentre è in forte calo (-11,5%) quella dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) per un totale di 1.152 tonnellate. Se per R2 questo trend è inferiore a quello registrato dall’andamento della raccolta a livello nazionale, per R5, nel benchmark sia con le regioni del Centro Italia sia a livello nazionale il risultato è in netta controtendenza. Con 4,68 kg per abitante (-0,8%), la raccolta pro capite rimane stabile, valore sempre molto distante dalla media nazionale (6,46 kg/ab) e il più basso nell’area di riferimento (6,56 kg/ab).

Raccolta per province

In forza di un incremento complessivo del 21,8% nel 2021 la provincia che raccoglie il maggior quantitativo di RAEE è quella di Teramo con 2.050 tonnellate, 368 in più rispetto al 2020. A trainare la crescita sono in particolare gli incrementi in R2, dove i volumi crescono del 38,6%, in R3 (+26,3%) e in R5 (+23,7%). Da segnalare inoltre che tra le province del Centro Italia con popolazione compresa tra le 300 e le 400mila persone, Teramo è quella che evidenzia la maggiore crescita della raccolta.

Di segno diametralmente opposto il risultato della provincia di Chieti che con un calo complessivo del 16,8% rispetto al dato 2020 raccoglie 1.895 tonnellate. A impattare sul risultato negativo un po’ tutti i raggruppamenti: R4 perde il 25,5%, R2 il 21,4% R3 in maniera oggettivamente inspiegabile il 12,6% e R1 il 9,8%.

Segue a poca distanza la provincia de L’Aquila con 1.483 tonnellate (+0,2%), più distanziata quella di Pescara con 628 tonnellate, per il secondo anno consecutivo ancora in calo sia a livello di raccolta complessiva (-3,4%) sia relativamente a tutti e cinque i raggruppamenti.