La Commissione speciale del Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi, guidata dal Sindaco Mario Nugnes, ha partecipato oggi all’audizione della Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo sul progetto del Quarto Lotto della variante alla S.S. 80 “del Gran Sasso d’Italia”, nota come “Teramo – Mare”.
“Abbiamo portato avanti una posizione oramai nota da diversi anni – ha dichiarato il Sindaco Nugnes – che mette in discussione l’economicità, l’utilità e l’impatto dell’opera su un territorio importante, andando a danneggiare in modo definitivo un’area di alto pregio agricolo e paesaggistico. L’attuale progetto del Quarto Lotto non solo comprometterebbe irreversibilmente il nostro patrimonio naturale, ma rappresenterebbe anche un serio ostacolo allo sviluppo economico e di un turismo sostenibile, fondamentale per la crescita della nostra comunità. Senza portare alcun vantaggio visto che, tra le altre cose, non è prevista l’uscita sul nostro territorio”. Il Sindaco ha inoltre sottolineato “l’apprezzamento riscosso dalla delegazione di maggioranza e minoranza che ha saputo raccogliere e rappresentare al meglio le istanze del territorio e dei cittadini di Roseto”.
“Auspico, da Sindaco che cerca di unire, che questa apertura arrivi da tutta la maggioranza in Regione, visto che l’ultima parola spetterà nell’approvazione definitiva del progetto al Presidente Marco Marsilio. In ultimo, esprimo un certo rammarico per l’assenza di alcune istituzioni locali convocate, nonostante l’importanza cruciale del tema”.
“È stata una mattinata utile e interessante – aggiunge – grazie alla partecipazione attiva di diversi rappresentanti istituzionali, tecnici e amministratori locali. Tuttavia, dispiace constatare che alcune istituzioni invitate abbiano scelto di non intervenire, perdendo così l’occasione di portare le proprie ragioni in un contesto di confronto costruttivo e pubblico”.
“Adesso – conclude Pavone – ci aspettiamo e ci auguriamo attenzione e responsabilità da parte del governo regionale e del Presidente Marsilio. Serve una riflessione seria per rivedere un tracciato che oggi non è condiviso dalla collettività locale e che solleva dubbi importanti sotto il profilo della sicurezza, della sostenibilità e dell’efficacia dell’investimento”.
