Pasqua senza stipendio per i lavoratori delle pulizie dei bus TUA a Teramo e Giulianova: la Filt Cgil chiede di reinternalizzare il servizio
Quella che dovrebbe essere una festività di serenità e riposo si trasforma in un periodo di grande incertezza per le otto famiglie dei lavoratori addetti ai servizi di pulizia e rifornimento nelle sedi TUA di Teramo e Giulianova.
La Filt Cgil segnala infatti che i lavoratori sono di nuovo stipendio a causa della ISSITALIA S.p.A., la ditta appaltatrice con sede a Padova. Il sindacato parla di copione che si ripete da oltre due anni, con salari pagati in ritardo e promesse non mantenute.
“Il risultato è una condizione di precarietà economica e psicologica che colpisce duramente lavoratori e famiglie che, non potendo contare su una data certa per la retribuzione, si trovano in difficoltà con affitti, bollette, mutui e spese quotidiane.
Come organizzazione sindacale, abbiamo più volte segnalato questa vergognosa situazione. Abbiamo coinvolto TUA – azienda pubblica, titolare dell’appalto – chiedendo un intervento risolutivo, eppure nonostante le denunce, gli incontri, le lettere e le interlocuzioni, nulla è cambiato. L’atteggiamento della ditta ISSITALIA resta lo stesso: disinteresse verso gli obblighi contrattuali e totale mancanza di rispetto verso chi lavora”.
Il sindacato chiede a TUA un intervento “immediato e coraggioso, che vada oltre i richiami formali e arrivi finalmente a revocare l’appalto e reinternalizzare i servizi di pulizia e rifornimento degli autobus”.
La Filt Cgil si dichiara convinta che la reinternalizzazione permetterebbe il rispetto pieno dei diritti contrattuali e salariali dei lavoratori, con pagamenti puntuali e tutele certe, oltre a maggiori qualità e controllo dei servizi, fondamentali per la sicurezza e l’igiene dei mezzi pubblici utilizzati ogni giorno da migliaia di cittadini.
“TUA – conclude la nota della Filt – è un’azienda pubblica e come tale ha il dovere di dare il buon esempio garantendo il lavoro stabile e dignitoso, non alimentando sistemi che precarizzano e impoveriscono.
Questa Pasqua, invece di portare serenità, porta preoccupazione e frustrazione a chi lavora con impegno e responsabilità per garantire mezzi puliti ed efficienti, spesso in condizioni difficili e con salari bassi. Una situazione che umilia la dignità del lavoro e che non può più essere tollerata.
Chiediamo alla dirigenza TUA e alle istituzioni competenti un’assunzione di responsabilità immediata, e la predisposizione di un piano concreto per la riassunzione diretta del personale coinvolto”.