Come progettare il futuro del capoluogo teatino? Qual è il ruolo di Chieti nell’area vasta? A queste domande prova a rispondere l’incontro di oggi
La nascita, nel novembre 2024, dell’area urbana funzionale (AUF) di Chieti assegna alla città un ruolo importante all’interno di questa strategia di sviluppo. Tuttavia, secondo l’associazione Chieti Bene Comune, non basta essere capoluogo, né essere il comune capofila dell’area urbana funzionale più grande d’Abruzzo. Occorre invece promuovere e potenziare il dialogo tra i diversi territori:
“È necessario che il capoluogo teatino si faccia promotore di un dialogo tra le AUF di Chieti e Pescara affinché il nostro territorio – che come si evince dalla vision è un vero e proprio ponte tra le due aree – sia protagonista della pianificazione strategica di un contesto urbanistico di rilevanza nazionale”.
Sono questi i temi affrontati stamane nell’incontro organizzato dall’associazione Chieti Bene Comune nella sala consiliare della Provincia di Chieti.
Gli interventi sono affidati a Roberto Mascarucci, direttivo nazionale Istituto Nazionale di Urbanistica; Dario Di Luzio, architetto; Giuliano Di Menna, architetto; Giuseppe Pomposo, geologo; Luciano Di Tizio, presidente nazionale WWF; Dario Sciulli, professore ordinario di Politica economica Università d’Annunzio; Mara Maretti, professoressa ordinaria di Sociologia Università d’Annunzio.