Si è concluso oggi a L’Aquila il ciclo di udienze relative al processo di secondo grado per la tragedia di Rigopiano
Sono state consegnate le memorie scritte riguardanti posizioni marginali sulla vicenda del depistaggio.
Lo sciopero delle Camere penali (dal 7 al 9 febbraio) ha determinato l’accorpamento dell’udienza di oggi con quella programmata per il 7 febbraio. La lettura della sentenza, fissata per le ore 16 di mercoledì 14 febbraio, avverrà a porte chiuse.
Il processo si riferisce a quanto accaduto il 18 gennaio del 2017, quando 29 persone morirono sotto le macerie dell’hotel spazzato via da una
valanga.
Oggi l’ultima udienza in Corte d’Appello a L’Aquila per il processo di secondo grado per la tragedia all’Hotel Rigopiano. In primo grado,
davanti al gup del Tribunale di Pescara, il processo si era concluso con 25 assoluzioni e cinque condanne lievi. Nell’udienza odierna sono state affrontate questioni marginali relative a funzionari della Prefettura coinvolti nella parte dell’inchiesta sul depistaggio per la telefonata del cameriere dell’Hotel Gabriele D’Angelo. Funzionari già assolti in primo grado e per i quali i rispettivi avvocati hanno depositato tutti
brevi memorie ricalcando quanto già sostenuto in primo grado un anno fa a Pescara.
Appuntamento tra due settimane con convocazione alle 9.30 per eventuali repliche e lettura del dispositivo a porte chiuse non prima delle 16. In un secondo momento e in altra aula saranno convocati i giornalisti ai quali verrà consegnato una sintesi della sentenza.
“Non ci aspettiamo onestamente uno stravolgimento della sentenza di primo grado – commenta Mario Tinari, papà di Jessica, una delle vittime – ma certamente una sentenza più severa ed equilibrata in cui vengano definite una volta per tutte le giuste responsabilità.”