Prati di Tivo, ancora un colpo di scena

Ennesimo ribaltamento giudiziario nella querelle decennale sulla gestione degli impianti di Prati di Tivo, ora tornata nelle mani di Finori per effetto di una pronuncia della Corte d’Appello

Nuovo colpo di scena nella lunga e complessa vicenda giudiziaria che coinvolge gli impianti di risalita di Prati di Tivo: con un provvedimento emesso il 6 giugno, la Corte d’Appello dell’Aquila ha sospeso in via provvisoria l’efficacia della sentenza del Tribunale di Teramo che, lo scorso 12 maggio, aveva disposto il dissequestro del ramo d’azienda della Gran Sasso Teramano (Gst). Di fatto, la gestione degli impianti resta nelle mani dell’imprenditore Marco Finori, attuale custode giudiziario. È stata accolta la richiesta avanzata da Finori e ha fissato l’udienza per la trattazione del merito al prossimo 16 settembre 2025. Fino ad allora, la situazione resta congelata: né il dissequestro potrà avere effetti, né la Gst potrà rientrare materialmente in possesso degli impianti.
Un duro colpo per la Gst, che si stava preparando a rientrare in possesso degli impianti il 13 giugno, tramite intervento dell’ufficiale giudiziario, e a riaprire la cabinovia di Prati di Tivo il 5 luglio. Il piano prevedeva una rapida riattivazione delle attività con l’affidamento della gestione a terzi per garantire la stagione estiva. Finori, aveva opposto resistenza alla riconsegna dei beni, nonostante gli inviti formali ricevuti. Il suo ricorso, basato sulla richiesta di sospensione dell’esecutività della sentenza, ha puntato su presunti vizi procedurali e sulla complessità della vicenda contrattuale che nel 2021 aveva portato all’annullamento della vendita degli impianti, mai formalizzata con atto notarile. Un nuovo stop che rischia di compromettere anche la stagione estiva, con gravi ricadute economiche e di immagine per l’intera area montana teramana. La comunità locale resta spettatrice di una vicenda giudiziaria che da anni ostacola qualsiasi piano stabile di rilancio del comprensorio montano.

 

Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.