Popoli Terme: fuoco nel cantiere dell’ospedale civile

Segnalato un fuoco acceso in un locale del cantiere dell’ospedale civile di Popoli Terme. A renderlo noto è il deputato Luciano D’Alfonso

Un fuoco proprio dentro gli spazi del cantiere, con i fumi diffusi tra gli ambulatori e le camere di degenza nella parte dell’ospedale occupata dai pazienti: questa la segnalazione di quanto accaduto all’ospedale civile di Popoli Terme.

“Il cantiere dell’Ospedale civile di Popoli si tipicizza per la sua propensione alla sperimentazione: si sperimenta la pazienza dei cittadini che attendono le meraviglie promesse dalla politica regionale; si sperimenta la capacità di adattamento logistico e spaziale del personale medico e infermieristico. Da oggi si sperimenta nello stesso nosocomio una nuova forma di transizione energetica a motivazione sanitaria: l’accensione di un fuoco proprio dentro gli spazi del cantiere, con i fumi ben diffusi tra gli ambulatori e le camere di degenza nella parte dell’ospedale occupato dai pazienti

Per i normo-cittadini, quelli avvezzi a vivere sulla base di norme e regole, e che stamane erano in ospedale per esami e visite, quello a cui hanno assistito è apparso quantomeno un’anomalia, se non una scena surreale: due operai presenti nel cantiere, ben visibili dalla parte di ospedale fruibile per le quotidiane attività, entrambi impegnati a smontare pedane di legno posizionate all’esterno, puntualmente spostate all’interno, e all’improvviso un fuoco che ha cominciato ad ardere, alimentato dalle stesse pedane di legno prese dal cortile, e da pezzi di cartone”.

D’Alfonso si domanda quale tipo di intervento edilizio, manutentivo, demolitivo o ricostruttivo, previsto nel progetto di ristrutturazione straordinaria dell’Ospedale civile di Popoli, preveda l’accensione di un fuoco tra le pareti portanti del manufatto. Il fuoco avrebbe continuato ad ardere per almeno sei ore mentre l’ospedale era pieno di utenti di passaggio o in degenza.

“Credo che un’azienda sanitaria, chiamata a garantire la corretta conduzione di lavori e appalti, debba fare chiarezza sull’episodio odierno, a meno che la spiegazione non sia da rintracciare in una variante progettuale dell’intervento in corso: non riuscendo forse a chiudere le lavorazioni troppo avanguardistiche, si è deciso di sostituire i pannelli fotovoltaici tesi all’autonomia energetica dell’ospedale, con il ritorno al vecchio e caro carbone da far ardere nei vecchi bracieri della nonna per riscaldare gli spazi in vista dell’inverno, e oggi è partita la sperimentazione in quelle che saranno le future stanze di degenza per verificarne la funzionalità e la fattibilità”.

 

LA NOTA DELLA ASL :

In merito alle immagini diffuse dal deputato D’Alfonso, che ritraggono un fuoco acceso all’interno di un edificio in area di cantiere del Presidio ospedaliero di Popoli, la Direzione della ASL di Pescara precisa che non si è verificato alcun rischio né disagio per pazienti, operatori o utenti. Il fumo è rimasto circoscritto alla zona del cantiere e non ha interessato i reparti ospedalieri, nei quali le attività sanitarie si sono svolte regolarmente. La Direzione, attraverso la Direzione dei Lavori, ha immediatamente disposto gli opportuni accertamenti e provvederà ad adottare le misure conseguenti nei confronti dell’impresa esecutrice, i cui operai hanno posto in essere un gesto inconsueto e irresponsabile, in violazione delle procedure previste nei cantieri ospedalieri.

«È indispensabile la massima attenzione e il pieno rispetto delle norme di sicurezza in ogni ambito operativo, a tutela dei pazienti, del personale e del buon andamento dei lavori», dichiara il Direttore Generale della ASL di Pescara, Vero Michitelli.