Domani, giovedì 11 dicembre alle ore 17:00, a Popoli Terme, la presentazione del nuovo libro di Marcello Gallucci “Come Chaplin ricreò la Duse”
La presentazione si tiene nella sala interna del Gran Caffè 2.0 e rientra nel cartellone di Echi Festival Laboratorio organizzato dal Drammateatro. Con l’autore interverranno anche il regista Claudio Di Scanno e l’attrice Susanna Costaglione.
È la storia di un incontro tra due grandi protagonisti del teatro e del cinema, Eleonora Duse e Charlie Chaplin, e di una fascinazione artistica che avrebbe condotto il grande Chaplin a introiettare l’arte attoriale e la personalità artistica della Duse, fino ad una contaminazione che avrebbe segnato l’esperienza di creazione filmica dell’immenso Charlot.
La storia narra come nel 1924, mentre era negli Stati Uniti per quella che sarebbe stata l’ultima tournée della sua vita, Eleonora Duse conobbe Charlie Chaplin: un incontro che segnò un momento cruciale nella vita e nel retaggio culturale di entrambi gli artisti. Un secolo più tardi, in occasione del centesimo anniversario della morte della “divina”, Marcello Gallucci ha pubblicato con la casa editrice Jaca Book Eleanora – Come Chaplin ricreò la Duse – Rêverie su un mazzo di fiori. Un saggio che si propone di esplorare gli effetti di questo confronto fra due dei maggiori interpreti dell’arte teatrale e cinematografica moderna.
Assemblando articoli e testi redatti da grandi critici dell’epoca, da attori e registi del calibro di Lee Strasberg e dello stesso Chaplin, l’autore dà vita a un saggio che “non è un libro sulla Duse”, come sottolinea lo stesso Gallucci nella prefazione, ma offre una ricca serie di spunti per indagare la dimensione intima della grande attrice italiana. All’epoca del loro incontro, il giovane Charlie Chaplin era già una stella del cinema muto, mentre Eleonora Duse aveva 63 anni ed era già, anche in America, una delle grandi dive del teatro mondiale.
Come emerge chiaramente dalle sue parole fedelmente riportate nel libro, Chaplin rimase affascinato dalla presenza scenica e dalla profondità recitativa della Duse, tanto da sentirsi motivato a integrare nuove forme di espressione recitativa nelle sue pellicole e a perfezionare la sua tecnica attoriale. Nella sua analisi critica, posta in chiusura d’opera, l’autore analizza quindi nel dettaglio come le opere di Chaplin successive all’incontro risentano in modo evidente dell’influenza della Duse.
Grazie agli spunti offerti dagli articoli di giornale dell’epoca e da numerosi brevi saggi, in buona parte inediti o noti solo parzialmente, l’opera prende in esame l’impatto immediato di una figura come Eleonora Duse sul pubblico americano, analizzando anche come l’incontro con Chaplin abbia cambiato la sua percezione nella cultura statunitense di inizio Novecento. Il celebre cineasta infatti “ricreò” la figura della Duse in pellicole come Luci della città e Tempi moderni, rendendo omaggio alla sua straordinaria capacità di trasmettere emozioni profonde attraverso l’arte scenica, e contribuendo in modo significativo alla grandezza internazionale del lascito artistico di una delle più grandi attrici della storia del teatro.
Marcello Gallucci è docente di Storia dello spettacolo e Filosofia del teatro all’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha tradotto e pubblicato i Tre testi sul teatro di Soren Kierkegaard, Carta per i naviganti dedicato al grande regista russo Jiurij Ljubimov, Studioso di Antonin Artaud, nel 2021 ha pubblicato Messaggi rivoluzionari, ricostruendo i testi originali e collezionando tutti gli inediti del periodo ad oggi conosciuti.