La Corte di Appello di L’Aquila conferma l’assoluzione con formula piena di Palmerino Fagnilli, sindaco di Pizzoferrato, e del vice Di Sciullo
La Corte di Appello, dichiarando irrevocabile la sentenza di assoluzione, ha sancito la fine della vicenda giudiziaria iniziata nell’aprile del 2018 e relativa alla struttura residenziale per anziani nota come Villa Arzilla.
L’assoluzione è diventata definitiva perché né le costituite parti civili – l’associazione Il Popolo della Valle del Sole e Stefano Pecorella , né la Procura generale della Corte di Appello di L’Aquila -, l’hanno impugnata, promuovendo ricorso per Cassazione. Una scelta che, secondo gli amministratori, conferma che la sentenza di condanna di primo grado, pronunciata all’esito di un giudizio abbreviato, fu un errore giudiziario.
Il Tribunale di Lanciano nell’aprile del 2021 aveva condannato i due amministratori per concussione tentata e consumata e ne aveva dichiarato la sospensione dalle rispettive cariche per 18 mesi.
La legge Severino impone, infatti, nonostante il principio costituzionale di presunzione di innocenza, la sospensione immediata dalla carica degli amministratori condannati, anche se la sentenza non è definitiva. I due amministratori, neo eletti, avevano avviato una lunga battaglia legale contro i principi imposti dalla legge.
I due amministratori, alla fine del periodo di sospensione disposto dalla legge Severino, sono stati reintegrati nella carica dal prefetto di Chieti, per cessazione della durata del periodo di sospensione. Nella pendenza del giudizio di appello si sono ricandidati e sono stati rieletti con una percentuale di consensi altissima.
Per Palmerino Fagnilli, difeso dagli avvocati Giulia Bongiorno e Diana Peschi, e per Adolfo Di Sciullo, difeso dall’avvocato Augusto La Morgia, il Collegio della Corte di Appello di L’Aquila, lo scorso 28 febbraio, ha riformato la sentenza di primo grado e pronunciato l’assoluzione perché il fatto non sussiste.
Così commenta Fagnilli:
“Finalmente è arrivata l’ufficialità della mia definitiva assoluzione. Ringrazio i legali che mi hanno seguito in tutti questi anni: Giulia Bongiorno, Diana Peschi e Augusto La Morgia. Ringrazio l’amministrazione e i dipendenti comunali che durante il periodo della sospensione, e anche dopo, mi ha manifestato vicinanza e fiducia assumendosi l’impegno di portare avanti i progetti amministrativi. Ringrazio la Comunità di Pizzoferrato che mi è sempre stata vicina e mai mi ha fatto mancare il proprio sostegno. Infine ringrazio mio padre Comincio di 92 anni, che ha sempre creduto in me. Questa assoluzione definitiva la dedico a lui e al dottor Mario Pompeo Di Sciullo, il papà di Adolfo. Infine ringrazio tutte le persone che non hanno mai dubitato della nostra innocenza. Finalmente possiamo tornare a lavorare serenamente per la nostra comunità. Pizzoferrato riparte!”
