Pineta Dannunziana Pescara, spento il rogo si accendono le critiche

Intervento critico della Federdistat Cisal Vigili del Fuoco contro l’utilizzo del personale nella Pineta Dannunziana di Pescara, anche ad incendio ormai spento

Secondo il sindacato, come è accaduto altre volte, anche dopo il recente incendio che ha interessato parte della Riserva della Pineta Dannunziana di Pescara il personale dei Vigili del Fuoco viene utilizzato per presidio e vigilanza.

“Nonostante l’incendio sia stato praticamente spento già dalla giornata di mercoledì, si continua ad utilizzare personale dei Vigili del Fuoco per il presidio/vigilanza che risulterebbe in carico alla convenzione con la Regione Abruzzo per gli incendi dei boschi” dichiara il rappresentante sindacale Federdistat VVF-Cisal, Rocco Pacella.

Pacella rincara la dose affermando che questo non è normale perché i Vigili del Fuoco effettuano servizio di vigilanza, ma esclusivamente se richiesto dall’Ente proprietario della Pineta e a pagamento.

L’attuale dispositivo del soccorso utilizza risorse umane che non sono remunerate dall’Ente. Circostanza che invece dovrebbe essere in carico al medesimo, se vuole “la presenza fissa” presso la Pineta Dannunziana. Allo scopo invece, secondo il sindacalista, l’Ente potrebbe utilizzare il personale che gestisce, per esempio la Protezione civile.

Pacella ricorda che i Vigili del Fuoco svolgono servizio tecnico urgente: nella fattispecie, dopo aver assicurato l’estinzione dell’incendio, la competenza prettamente operativa si esaurisce e le squadre si rendono disponibili per gli altri interventi.
Inoltre, il sindacalista precisa che i colleghi sono inviati a presidiare/vigilare la Pineta con l’ordine di abbandonare la postazione solo se chiamati per necessità di interventi boschivi, questo quando la distanza tra la Caserma di viale Pindaro e la Pineta Dannunziana è meno di 1 chilometro:

“Questa condizione lascia numerosi dubbi sulle reali necessità di un presidio/vigilanza alla Pineta Dannunziana. – spiega Pacella – Questo aspetto non è secondario poiché impone al personale un sforzo psico-fisico sovraumano. Si sa che durante il periodo estivo le richieste di interventi ai Vigili del Fuoco aumentano vertiginosamente. Se associate alla mole di lavoro che quotidianamente lo stesso personale deve affrontare, sia nella provincia di competenza che per le emergenze in altre Regioni/Province, come è accaduto in Puglia, la situazione diventa insostenibile. Questa gestione del personale è palesemente forzata e inaccettabile perché il personale viene spremuto fino all’ultima goccia, specie se, nel caso della Pineta Dannunziana, non viene previsto un presidio minimamente organizzato e confortevole, ma dettato solo da ordini perentori”.

Pacella conclude che della vicenda sarà informato anche il Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, con lo scopo di verificare se è stato fatto tutto secondo le regole previste.

Marina Moretti: