Pineta Dannunziana Pescara: dopo l’incendio le polemiche

A distanza di 24 ore dall’incendio che ha interessato la Pineta Dannunziana di Pescara, duro confronto tra maggioranza e opposizione sulla mancata prevenzione

Le accuse più circostanziate giungono da Simona Barba, consigliera di Avs-Radici in Comune, esperta in materia, che replica alle puntualizzazioni dei due assessori comunali Christian Orta e Massimiliano Pignoli inviate dopo la pima nota della stessa consigliera:

“Se ci fosse stata un’organizzazione seria, con squadre formate, operative e pronte, queste avrebbero potuto presidiare l’area anche durante le ore notturne – scrive in una nota la Barba –  La prevenzione richiede continuità, non presenza a orario d’ufficio. In molte realtà italiane esistono le Guardie Ecologiche Volontarie, figure riconosciute e abilitate anche a elevare sanzioni: uno strumento che potrebbe essere replicato anche qui, ma serve una pianificazione annuale, non l’improvvisazione a emergenza avvenuta. Serve un vero piano di prevenzione, sorveglianza e avvistamento, strutturato e operativo. Invece, ciò che si è visto è una delibera dell’8 luglio che attiva pattugliamenti pomeridiani, come se gli incendi potessero prenotare un orario. Vorrei inoltre far notare, all’ Assessore Pignoli, che pur nella Sua conoscenza degli idranti soprassuolo, continuano a mancare i tappi necessari per il corretto funzionamento durante gli interventi. Mi chiedo: se paghiamo un servizio di manutenzione, perché questi elementi essenziali risultano assenti? Chi controlla che tutto sia pronto prima dell’emergenza, e non dopo?”

Sulla vicenda da registrare anche una dura nota del capogruppo del Movimento “Pettinari per l’Abruzzo” Domenico Pettinari:

“Non è accettabile che nella Pineta di Pescara si sviluppi nuovamente un incendio con la distruzione di oltre 2mila mq di bosco a poca distanza dal precedente che ha devastato la riserva. Non è accettabile perché, ancor prima del precedente incendio, il nostro gruppo aveva chiesto all’Amministrazione comunale di istituire una vigilanza h24 da parte delle guardie ambientali volontarie . E’ assurdo pensare che si possano spendere soldi per cose inutili e il Comune non possa investire qualche decina di migliaia di euro l’anno per una convenzione con i volontari ambientali che sarebbero disponibilissimi ad erogare un servizio essenziale di vigilanza. La Pineta, con tutto il patrimonio arboreo, rappresenta una delle principali ricchezze ambientali della nostra città ed assistere inermi ad incendi devastanti senza che vi sia un sistema organizzato di vigilanza ci fa saltare sulla sedia contro questa amministrazione di centrodestra irresponsabile, incapace e politicamente pericolosa. Sono pericolosi per la nostra terra perché il non voler assumere decisioni utili e urgenti atte a salvaguardare la nostra Pineta come quella di dotarsi di una vigilanza h24 significa davvero non capire  le funzioni elementari e fondamentali dell’amministrare. Sono arrabbiatissimo perché davanti a tale ennesima ferita subìta dal nostro ambiente, senza muovere un dito sulla programmazione, non posso non riflettere sulla grande incompetenza di questa giunta comunale. Il nostro gruppo, tra le altre cose, aveva fatto approvare una mozione in consiglio comunale sulla istituzione del comitato di gestione della Pineta con la previsione della figura del direttore tecnico. Ricordo che per dare più valore a questo atto lo abbiamo fatto approvare unitamente al Documento Unico di Programmazione, atto fondamentale di indirizzo dell’Amministrazione comunale. Nonostante l’approvazione, in sede di bilancio, ad oggi la stessa mozione non è stata attuata, a dimostrazione del grande disinteresse che la Giunta Masci mostra verso questa tematica. Per tali motivi chiediamo le dimissioni immediate di Sindaco e Giunta , di quella Giunta che, oltre a non attuare le nostre buone proposte a salvaguardia della Pineta, continua a disporre abbattimenti indiscriminati di alberi in tutta la città dimenticando, come abbiamo segnalato più volte, che gli alberi non si tagliano ma si curano. Purtroppo questa amministrazione preferisce tagliare gli alberi e non investire le somme necessarie per la conservazione e la cura delle piante.  Davanti ad una amministrazione che ha tagliato migliaia di piante non ci si dovrebbe meravigliare più di tanto se la Pineta va nuovamente a fuoco, ma ci si deve indignare e pretendere che si dimettano e vadano a casa nel più breve tempo possibile per non far più del male alla nostra terra.  “

Nella giornata di ieri Orta e Pignoli avevano così ai vari attacchi dai banchi dell’opposizione:

“La consigliera Barba, mossa un po’ dal periodo di campagna elettorale e un po’ dal fanatismo ambientalista, butta in confusione diversi temi riguardanti l’incendio che ha colpito il comparto 3 della pineta Dannunziana”. Lo dichiara Cristian Orta, assessore al Verde. “Mi trovo costretto a dare risposta ai temi che ci riguardano. Sulla gestione del verde all’interno del polmone verde della città, va precisato che i percorsi, gli spazi destinati alla socialità e le aree limitrofe ai confini della Pineta sono oggetto di regolari interventi di sfalcio a cura del Comune di Pescara, con l’obiettivo di assicurare condizioni di sicurezza e piena accessibilità per la cittadinanza. Al contrario, nelle zone non aperte al pubblico, come quella interessata dall’incendio, viene preservato l’equilibrio naturale della Riserva, in coerenza con le finalità di salvaguardia ambientale della pineta. Inoltre, interveniamo costantemente per la rimozione degli alberi pericolanti lungo le fasce di 20 metri adiacenti ai sentieri, per ridurre i rischi legati alla sicurezza delle persone”, come già precisato dal servizio Verde. Poi Orta prosegue: “Per la cocciniglia, gli interventi vanno regolarmente avanti. In quella zona proprio qualche settimana fa, sono stati eseguiti lavori che hanno interessato la vegetazione attorno al perimetro della Pineta. Infine – conclude Orta – non saranno eseguiti abbattimenti, a meno che non ci siano pericoli alla pubblica incolumità. Nei prossimi giorni si procederà con gli approfondimenti del caso: risultano lambiti pochi pini ma non dovrebbero essere oggetto di abbattimento”. Sul tema è intervenuto anche l’assessore alla Protezione Civile, Massimiliano Pignoli: “La consigliera Barba, già in piena campagna elettorale, sperando di racimolare qualche voticino in più in un’eventuale nuova votazione, pone dei quesiti che trovano immediata e facile risposta. Se pensa di creare un caso, non trova terreno fertile, per usare una metafora di suo gradimento. Inizio precisando che l’impianto antincendio ha funzionato molto bene, in maniera performante aiutando i Vigili del Fuoco a domare l’incendio. Quelli che la consigliera Barba chiama ‘bocchettoni’, dimostrando di non conoscere la materia, si chiamano ‘idranti soprasuolo’ o ‘idranti a muro’ e hanno lavorato perfettamente, come si evince anche da alcune istantanee, e sono serviti proprio per ricaricare le autobotti. Sul prelevamento dell’acqua dal laghetto, devo precisare che è stata una scelta dei Vigili del Fuoco che hanno ritenuto, a ragione, di prendere questa decisione. Sul pattugliamento, lo scorso 8 luglio è stata approvata una delibera di Giunta che prevede il passaggio del personale della Protezione Civile, dal 13 luglio al 14 settembre 2025, nelle prime ore pomeridiane (15:00 – 19:00), ovvero durante quella fascia oraria del giorno in cui viene meno l’osservazione diretta da parte di cittadini o di fruitori dei parchi e giardini, ma soprattutto quella fascia oraria maggiormente a rischio, per eventuali incendi dovuti a fonti di calore. Un servizio che c’è e che riguarda anche altre zone dalla città. Per cui la consigliera Barba può stare tranquilla: la Protezione Civile svolge un lavoro straordinario e siamo attenti a tutti gli aspetti”.

Marina Moretti: