Piano alluvioni: i Comuni ricorrono al Tar, Pescara capofila

Pescara, riviera nord

“Le attività fatte da Aubac non ci convincono”. Così Marcello Antonelli, consigliere comunale con delega alle Attività inerenti i processi di pianificazione territoriale del comune di Pescara. Il 25 settembre scorso il Comune ha presentato ricorso al Tar contro l’aggiornamento fatto dall’autorità di bacino dell’Appennino centrale al piano di difesa alluvioni (lo studio è stato redatto dall’Università de L’Aquila)

Più che un aggiornamento, secondo Antonelli “è una variante anzi, un nuovo piano che in pratica estende a metà città il rischio elevato di esondazione del fiume, senza che peraltro ci sia stata la prevista concertazione con gli enti locali interessati, visto che il piano interessa anche alcuni comuni limitrofi come Chieti, San Giovanni Teatino, Rosciano e Alanno”.

“Insomma, un danno per il territorio che rischia di bloccare qualsiasi iniziativa pubblica o privata sulle aree interessate”.

Antonelli, infine, ricorda anche un altro aspetto importante: “Il paradosso di avere investito oltre 50 mln per realizzare le vasche di laminazione nella Val Pescara che invece di migliorare la situazione l’ha addirittura peggiorata secondo quanto redatto dal Piano. Da qui la necessità di chiarire i diversi aspetti che non vanno del progetto”.