Tragedia Miglianico: per l’Ananke “L’Abruzzo ha una sua storia di violenza”

Prevenire la violenza di genere attraverso progetti educativi. “L’Abruzzo ha una sua storia di violenza” è il commento del presidente del centro Ananke di  Pescara, Brunella Capisciotti. Nelle sue parole anche la sofferenza per la tragedia di ieri a Miglianico

Capisciotti ha colto l’occasione per formulare anche al nostro microfono le condoglianze ai familiari dell’ultima vittima di femminicidio: Eliana Maiori Caratella, 41 anni impiegata a Pescara, è stata freddata con un colpo d’arma da fuoco in pieno viso ieri dal compagno 39enne di originario.

“Penso alla mamma di Jennifer Sterlecchini e a tutte le mamme che oggi stanno rivivendo un incubo. Noi come Onlus lavoriamo H24 per supportare chi ha il coraggio di denunciare. Da sole non si va da nessuna parte. Questo è il primo messaggio che rivolgo a tutte. Dal 1 novembre 2021 al 31 ottobre 2022 abbiamo registrato un incremento del 4% di chiamate da parte di donne che hanno contattato il centro antiviolenza per la prima volta. Sono 81 (pari al 7%) le chiamate giunte soprattutto dai diversi nodi della rete antiviolenza territoriale, da altri centri antiviolenza e, a volte, anche da professionisti privati come avvocati e psicologi. Il Centro antiviolenza ha accolto dal 1 novembre 2021 al 31 ottobre 2022 circa 197 donne, tra quelle che avevano già iniziato un percorso di uscita e quelle che per la prima volta hanno preso contatto con il centro. Molto si può fare attraverso l’educazione, la sensibilizzazione al fenomeno. Dobbiamo lavorare sui giovani di oggi che saranno gli uomini di domani. Dobbiamo saper indicare nelle differenze di genere  la vera fonte di ricchezza”.