Tendopoli di Manoppello: il sindaco chiede controlli e, se necessario, l‘esercito

«Sentite le autorità competenti e appreso dell’accresciuto numero di presenti nel Cas di Colle Sant’Andrea, nonché di alcuni episodi attenzionati dalle forze dell’ordine, ho chiesto al prefetto di disporre controlli costanti sul territorio comunale, anche ricorrendo, se necessario, all’esercito», scrive il sindaco Giorgio De Luca

«Come già detto in altre occasioni auspico, con spirito di collaborazione istituzionale e tenendo bene a mente i valori dell’accoglienza, che si trovino soluzioni alternative alle tende per ospitare i migranti, arrivati in particolare a Lampedusa nelle ultime settimane e in fuga da guerre e povertà, anche requisendo e riconvertendo strutture chiuse o in disuso. Nel Cas di Manoppello ora ospitiamo diverse decine migranti, forse troppi per nostra piccola comunità che sta facendo, da tempo, la sua parte. Il centro di accoglienza non può diventare un campo profughi, per la dignità dei migranti che vi abitano e per la sicurezza dei manoppellesi».

Il primo cittadino al Tg8 aggiunge: «Controlli e redistribuzione più equa negli altri Comuni della provincia. Di questo ho parlato con il prefetto di Pescara che mi ha rassicurato a proposito della presenza di un cospicuo numero di migranti nel centro di accoglienza straordinaria di Manoppello. Già nella giornata odierna un primo gruppo composto da una decina di persone sarà trasferito. Quello delle politiche migratorie è un tema di stringente attualità che riguarda l’Italia e l’Europa intera verso il quale le amministrazioni locali non hanno potere decisionale, noi a Manoppello continueremo a fare la nostra parte nel rispetto delle persone, chiedendo equità nella collocazione e sicurezza per i cittadini».