Pescara: per i balneatori la Bolkestein è una minaccia che spaventa

La Bolkestein fa paura: concetto ribadito oggi a Pescara nell’assemblea regionale dalla sezione locale del Sindacato italiano balneari alla presenza del Presidente nazionale SIB Antonio Capacchione

“A mettere in crisi un settore, già provato da due anni di pandemia  e dalla crisi energetica, il termine degli emendamenti sul decreto Mille Proroghe che scadrà il 19”: così il Presidente nazionale SIB Antonio Capacchione.

“Da un lato ci sono 700 imprese in Abruzzo (30mila in Italia) che hanno bisogno di programmare investimenti, dall’altro non c’è chiarezza con il consiglio di Stato che scrive le leggi. Stiamo sollecitando un tavolo di discussione con il Governo e con il Parlamento. Metteremo, se necessario, tutte le azioni di protesta in campo – ha dichiarato al TG8 il Presidente nazionale SIB Antonio Capacchione perché è nell’interesse dello Stato e non solo delle aziende balneari».

“La Bolkestein è una direttiva sbagliata perché una gran fetta di spiagge italiane libere può essere messa a gara per le concessioni demaniali, mentre va difeso il nostro grande capitale rappresentato dalle 30mila imprese di balneazione”. È quanto ha dichiarato il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia Guerino Testa, questa mattina durante l’assemblea regionale del sindacato italiano balneari (Sib), svoltosi a Pescara, alla presenza dei presidenti nazionale e regionale, Antonio Capacchione e Riccardo Padovano.

“Siamo al lavoro – ha dichiarato l’onorevole – per delineare, da qui a pochi giorni, il miglior scenario di regole certe per il settore. La misura della proroga della scadenza delle concessioni è intesa non come strumento fine a se stesso ma funzionale all’obiettivo definitivo, di salvaguardia dell’intera categoria”.