Pescara: padre e figlio pizzaioli e spacciatori, 10 giorni di sigilli all’attività

La pizzeria gestita da padre e figlio 24 era diventata, secondo le indagini della Polizia andate avanti per settimane, un luogo di smercio della droga trovata nel locale insieme a 10mila euro in contanti

A seguito dell’indagine svolta dalla Squadra Mobile di Pescara, con l’arresto di due pescaresi di 49 e 24 anni, rispettivamente padre e figlio ed il sequestro di sostanza stupefacente, buona parte già divisa in piccole dosi, oltre a quasi 10.000 euro in contanti, il Questore di Pescara quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, ha deciso di sospende l’attività della pizzeria di famiglia ormai punto di incontro per lo smercio di sostanze stupefacenti tra gli arrestati e la filiera dei clienti. Dalle indagini è emerso che nell’orario di esercizio la tanta gente di passaggio nella via del locale offriva un’utile copertura per lo spaccio anche attraverso l’utilizzo delle pertinenze esterne del locale.

La Squadra Amministrativa della Questura ha subito avviato l’iter amministrativo che ha portato al decreto di sospensione delle attività per 10 giorni, provvedimento notificato al titolare presso la Casa Circondariale di Pescara dove risulta detenuto in custodia cautelare.

L’adozione del provvedimento si è reso necessario al fine di contrastare il grave fenomeno dello spaccio presso i pubblici esercizi e il consolidamento di situazioni che minano la tutela degli interessi pubblici primari quali la sicurezza e l’ordine pubblico.