Parenti nei concorsi del Comune, scintille in Consiglio comunale a Pescara

“Non abbiamo parenti che partecipano ai concorsi del Comune”, è questo lo slogan riportato in uno striscione di protesta esposto dai consiglieri del Movimento Civico Pettinari per l’Abruzzo, Domenico Pettinari e Massimiliano Di Pillo. Al Tg8 La replica del Presidente del consiglio comunale Gianni Santilli

Il gesto, è stato immediatamente censurato, come da regolamento, dal Presidente del Consiglio comunale Gianni Santilli, il quale ha richiesto anche l’intervento degli agenti di Polizia Locale presenti nella sala consiliare. Il giorno dopo la pubblicazione sul quotidiano “il Centro” della lista di parenti ed ex politici risultati idonei ai concorsi pubblici, in Consiglio comunale esplode il caso. Il tema deflagra in aula tra accuse frontali e polemiche roventi che partono dai banchi dell’opposizione e arrivano fino all’esposizione di uno striscione di protesta. Ad accendere la miccia in Consiglio, dopo tensioni già altissime all’apertura degli uffici comunali, sono i consiglieri del gruppo civico Domenico Pettinari e Massimiliano Di Pillo. “Oggi ne ha parlato anche il giornale”, scandisce Pettinari. “Ho voluto scrivere su questo cartellone il mio codice etico, che vieta ai parenti di partecipare ai concorsi pubblici. La nostra battaglia continuerà sempre contro figli, mogli, amanti, nipoti e fratelli dei politici – e non solo – che partecipano e vincono concorsi pubblici”. Ha affermato Domenico Pettinari. Al Tg8 la replica del Presidente del Consiglio comunale Gianni Santilli il quale ha affermato che:

“Gli striscioni in sala consiliare durante le sedute del Consiglio comunale non si possono esporre. Ho sospeso la seduta ed ho richiamato per ben tre volte il consigliere Pettinari a rimuovere lo striscione, si è ostinato non rimuovendolo, ho sospeso il consiglio ed ho chiesto l’intervento della forza pubblica”. Riguardo al codice etico enunciato da Pettinari, il Presidente Santilli ha aggiunto: “Il codice etico di Pettinari è quello di fare politica attaccando sempre oltre misura. Mio figlio ha una testa pensante, è un ragazzo di 45 anni, ha voluto partecipare ai concorsi io ho provato a dissuaderlo, però lui mi ha risposto dicendo che è un cittadino italiano ed essendo un concorso pubblico nulla gli vietava di partecipare”. Il figliodel Presidente, Quirino Santilli, lo ricordiamo, ha partecipato al concorso, è risultato idoneo pur non comparendo tra i vincitori. Così Santilli: “Mio figlio ha partecipato a due concorsi al Comune ed è risultato idoneo ad entrambi, non li ha vinti, ed immagino cosa sarebbe potuto succedere se li avesse vinti. Mio figlio è risultato idoneo. Debbo aggiungere che tra qualche giorno mio figlio farà la domanda anche al Ministero della Cultura a Roma in quanto è un ragazzo che tiene a migliorarsi, è un padre di famiglia, ha un ottimo lavoro, ma è un ragazzo a cui piace aggiornarsi e studiare sempre”.

Fabio Lussoso: