Pescara: Le Naiadi, lavoratori preoccupati per il futuro

Il 31 luglio, alle ore 12, scade il termine per presentazione delle domande. La Regione, proprietaria dell’impianto, è molto fiduciosa

L’attenzione resta altissima. A fine agosto scadrà l’attuale gestione. Lunedì scorso è stato pubblicato il bando di gara europeo per l’affidamento in concessione ventennale del centro sportivo Le Naiadi di Pescara.  Il 31 luglio, alle ore 12, scade il termine per presentazione delle domande. La Regione, proprietaria dell’impianto, è molto fiduciosa che tutto ciò possa consentire l’individuazione di un operatore solido e in grado di compiere consistenti investimenti, utili a garantire il rinnovamento della struttura. In questo momento ci sono diverse criticità. Ciò malgrado, è sempre spiccato il senso di abnegazione e di professionalità dei lavoratori.

Guido Cupido segretario SLC Cgil Abruzzo-Molise “Finalmente è stato pubblicato un bando per l’aggiudicazione ventennale. Una cosa che da tempo chiedevamo. L’unica vera soluzione che può dare una prospettiva di medio-lungo periodo alla struttura e, quindi, a tutti i lavoratori. Le preoccupazioni sono legate a una fase contingente, strutturale. Ci sono dei problemi di natura energetica. Pertanto, chiediamo che in questa fase la Regione rimanga vicina alla struttura, ai lavoratori per permettere il traghettamento di questi due mesi. Tutto questo affinché il passaggio al nuovo soggetto che vincerà questa gara possa avvenire nella maniera meno traumatica possibile per tutti. In questa fase così delicata le maestranze stanno buttando il cuore oltre l’ostacolo per consentire che la struttura continui a dare servizi. Ricordo che all’interno dell’impianto non lavorano solo i dipendenti ma anche i 40/50 cosiddetti collaboratori sportivi meritevoli di altrettanta tutela. Questa è la nota dolente perchè, evidentemente, nel bando la cosiddetta clausola sociale non può esserci per tutti. C’è solo per i lavoratori dipendenti. Dobbiamo impegnarci insieme con la Regione perché ci sia una prospettiva occupazionale anche per questi lavoratori che sono quelli più vulnerabili”.