“Abitare Sociale” dal Comune di Pescara un aiuto contro l’emergenza abitativa

L’emergenza abitativa ha assunto proporzioni allarmanti in tutto il Paese. Per venire incontro alle difficoltà di numerosi cittadini il Comune di Pescara ha promosso un progetto sperimentale

“Abitare Sociale”: questo il nome dell’intervento sperimentale, promosso dal Comune di Pescara, finalizzato a contrastare l’emergenza abitativa e sostenere l’autonomia delle famiglie pescaresi in difficoltà. Il progetto prevede uno stanziamento di 120mial euro. Lo scorso anno sono stati registrati più di 30 interventi per sistemare famiglie in emergenza abitativa, raggiunte da sfratto, in alcune strutture ricettive della città.

Sono tre linee di intervento previste per supportare chi ha perso o rischia di perdere la propria abitazione. La prima è un contributo all’affitto per tre anni, un sostegno economico per nuovi contratti di locazione (fino a 800€ mensili) con una copertura decrescente che comprende il pagamento della caparra (max 2 mensilità), il 50% del canone per il primo anno, il 30% per il secondo anno e 15% per il terzo anno. La seconda linea di intervento consiste in un sostegno contro lo sfratto, un contributo economico fino a 5.000 euro per sanare situazioni debitorie in contratti privati, a condizione che il contratto prosegua fino alla scadenza naturale.
E’ previsto poi, e questa è la terza linea di intervento, l’utilizzo di appartamenti confiscati alla criminalità: tre immobili (in via Sacco, via Stradonetto e via Tevere) saranno usati per l’accoglienza urgente in coabitazione. Saranno disponibili da metà 2026 con un rimborso spese forfettario di 80 euro mensili a persona.
Sono fissati i requisiti e le modalità di accesso d questi benefici, destinati alle persone in condizione di fragilità: “Abitare sociale” è rivolto infatti a cittadini italiani o stranieri (regolari da almeno 3 anni) residenti a Pescara con ISEE non superiore a € 10.140. I beneficiari devono trovarsi in una delle seguenti condizioni:
. aver ricevuto notifica di sfratto. . aver ricevuto comunicazione di mancato rinnovo del contratto. . avere una morosità che espone al rischio di sfratto.
Non si tratta di un semplice sussidio: i beneficiari devono essere presi in carico dal Servizio Sociale Professionale per sottoscrivere un Progetto Personalizzato, volto all’emancipazione e al raggiungimento di una piena autonomia abitativa. L’iniziativa vede inoltre la collaborazione gratuita dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari per la promozione del progetto.

 

Fabio Lussoso: