Canile rifugio a Spoltore, a rischio il finanziamento ministeriale. L’annuncio con una nota arriva dall’assessore del comune di Pescara, Massimiliano Pignoli: “Una soluzione si troverà”. Dure note del Pd e di Tutela Diritti Animali ETS.
“Il ministero dell’Interno – scrive Pignoli – ci ha comunicato di aver chiuso il procedimento relativo al finanziamento per la realizzazione a Spoltore del nuovo canile rifugio, annunciando che si arriverà alla revoca del finanziamento stesso”.
“La comunicazione ci lascia sorpresi e perplessi”, continua Pignoli, “perché le interlocuzioni dei mesi scorsi, che sono state verbali e scritte, andavano in tutt’altra direzione, compresi i colloqui e le missive risalenti ai mesi di luglio e agosto per la trasmissione degli atti relativi ai vari passaggi seguiti.
È noto, non solo al Ministero, che abbiamo continuato a lavorare prima con l’acquisto del terreno (che era di proprietà della Provincia) e poi con la firma dell’accordo di programma con il Comune di Spoltore, tutti atti che sono stati via via inviati dal Comune agli uffici ministeriali competenti, e prima ancora per le vie brevi.
Ora stiamo chiedendo approfondimenti per capire dove sia nata l’incomprensione con il Ministero e per una migliore e più completa valutazione di quanto accaduto.
Il nostro obiettivo resta comunque limpidissimo ed è quello di andare avanti, avendo tutte le carte in regola per procedere, per cui continueremo a perseguire la strada del finanziamento ministeriale e, poiché il rifugio è una priorità per il territorio ed è un impegno assunto da questa amministrazione con la città, posso annunciare che in ogni caso il Comune è pronto a realizzare l’intervento, trovando una soluzione che ci consenta di dare ai nostri amici a quattro zampe un rifugio degno di questo nome.
Per la Giunta si tratta di un’opera fondamentale e auspichiamo anche che il Parlamento possa sostenere l’iniziativa del Comune di Pescara, o attraverso un finanziamento specifico, o con qualche altra iniziativa che permetta di recuperare il finanziamento de quo, sempre nell’ipotesi in cui la procedura di revoca si concretizzi (fermo restando che il Comune in ogni caso porterà a termine la realizzazione del canile).
Resto quindi assolutamente fiducioso, come sono sempre stato, contrariamente a chi ha avuto in più occasioni l’atteggiamento del gufo e, anziché stare al nostro fianco, ha remato vigorosamente contro, anche con esposti, denunce, comunicati allarmistici, con la logica perversa del “tanto peggio, tanto meglio”.
Probabilmente oggi c’è qualcuno che gioisce, dopo aver contrastato e boicottato l’azione del Comune, ma siamo certi che sono molti di più coloro che puntano, come noi, a raggiungere l’obiettivo, e ci sostengono.
A questi ultimi, e a tutti quelli che amano veramente i cani, diciamo che Pescara e Spoltore avranno un rifugio per i cani accogliente e perfettamente in regola, nonostante le tante difficoltà incontrate per reperire un’area idonea”.
E sulla revoca del finanziamento pubblichiamo di seguito una nota molto dura del Pd.
Altro intervento sulla vicenda arriva da Tutela Diritti Animali ETS. Di seguito il testo del comunicato.
Il ministero ha comunicato formalmente la revocato del finanziamento per la costruzione del nuovo canile.
Non poteva essere diversamente. L’unico ad essere perplesso è l’assessore Pignoli.
Da anni sosteniamo che il finanziamento non poteva essere confermato.
Nella prima fase, perché con una profonda ignoranza amministrativa ritenevano di poter realizzare un’opera pubblica, ovvero un canile, in un altro comune senza l’obbligatorio accordo di programma, previsto dal Testo Unico delle leggi degli Enti Locali. Talmente tanto ciucci di aver speso anche dei soldi per fare un assurdo ricorso al Tar, posto ovviamente nel nulla;
Nella seconda fase, quando hanno, ammettendo di aver sbagliato, hanno ritenuto di poter realizzare il canile nei terreni dell’ex discarica di Colle Cese a Spoltore, dimenticando che non si poteva assolutamente ottenere ancora il finanziamento, non essendo possibile poter realizzare un canile in modo totalmente difforme a quello iniziale, dopo che i tempi previsti dal bando ministeriali, tra l’altro, erano scaduti da ben 3 anni e il bando non prevedesse in alcun modo deroghe o proroghe. Anche al Comune di Messina, per le stesse ragioni era stato revocato il finanziamento.
Il loro analfabetismo amministrativo è venuto fuori anche con il cosiddetto accordo programma sottoscritto ala vigilia di ferragosto DOCUMENTO È SCRITTO CON I PIEDI con una prevista gestione convenzionata del servizio che deve essere OBBLIGATORIAMENTE approvato dai rispettivi consigli comunali per essere valido !!!
In ogni caso, NON SAREBBE UN CANILE INTERCOMUNALE , ma solo l’ennesima presa per i fondelli dei cittadini, sulla pelle degli animali.
Soprattutto, devono Pignoli, deve spiegare come potesse spensare di poter realizzare un canile per 68 cani in un fazzoletto di terra e come mai tutte le altre opzioni, decisamente migliori e molto più estese, che Spoltore offriva son venute meno. Con mezzo ettaro solo un ricovero per…galline possono farci. IL TEMPO DIMOSTRERA’ SE ABBIAMO RAGIONE ANCHE SU QUESTO PUNTO.
PIGNOLI, ha dimostrato che oltre a SPERPERARE soldi destinati alla lotta al randagismo, per ridicoli spettacoli e a utilizzare personale abusivo nei suoi uffici per sensuali balletti per TikTok, NULLA HA MAI PRODOTTO PER IL MONDO ANIMALE. DEVE DIMETTERSI
