Pescara, Viale Marconi: il Pd contesta le procedure

Conferenza stampa del Pd di Pescara sul controverso progetto di rimodulazione di viale Marconi e in particolare sugli elementi acquisiti a seguito di un accesso civico generalizzato. La replica del vicesindaco Gianni Santilli

Il Pd torna a lamentarsi di come, a distanza di ben 752 giorni dall’apertura del cantiere infinito di Viale Marconi, il Comune di Pescara era ricorso, con la determina n. 236 del 19 agosto 2022, ad un nuovo affidamento diretto alla ditta “Rapino strade e Ambiente di Rapino srl unipersonale snc” per il ripristino di innumerevoli chiusini e caditoie, e tenendo conto che con analoga procedura (determina n.237) si era proceduto ad affidare all’impresa “Il Melograno s.r.l.” la sistemazione di opere a verde in corrispondenza delle rotatorie lungo l’arteria stradale, in data 31 agosto 2022 ho presentato un’istanza di accesso civico generalizzato rivolta al Sindaco Masci, all’assessore ai LL.PP L. Albore Mascia, alla Responsabile anticorruzione dott.ssa Carla Monaco e al dirigente e direttore dei lavori Arch. F. Trisi, avanzando quattro quesiti che intendo condividere con la cittadinanza, congiuntamente alle risposte che mi sono pervenute lo scorso 21 settembre dal sopracitato dirigente Arch. Trisi.

1)    Richiesta di copia del verbale di consegna dei lavori, con data certa di protocollo, alla ditta “Rapino strade e Ambiente di Rapino srl unipersonale snc” e alla ditta “Il Melograno s.r.l.”

Nella risposta il Comune di Pescara allega le copie dei due verbali di consegna dei lavori, il 26 agosto alla ditta “Rapino strade e Ambiente di Rapino srl unipersonale snc” e il 29 agosto a “Il Melograno s.r.l.”, tuttavia non essendoci alcun protocollo dell’ente, la data di trasmissione non è certa. Non si tratta però dell’unico neo, in quanto, ai sensi dell’art. 5 del D.M. 49/18, manca la trasmissione del verbale di consegna tra il Direttore dei lavori e il RUP, sebbene quest’ultimo abbia firmato la consegna assieme al Direttore e all’impresa. Mancanza che anche in questo caso non consente di risalire ad una data certa. Al comma 2 dell’art. 5 infatti si legge: «All’esito delle operazioni di consegna dei lavori, il direttore dei lavori e l’esecutore sottoscrivono il relativo verbale e da tale data decorre utilmente il termine per il compimento degli interventi. Il direttore dei lavori trasmette il verbale di consegna sottoscritto dalle parti al RUP».

Inoltre credo sia opportuno evidenziare che i due verbali di consegna indicano come tempistiche di esecuzione dei lavori rispettivamente sei e sette giorni, e quindi un termine fissato nel primo caso per il 1 settembre 2022 e nel secondo per il 5 settembre 2022.

2)    Nel secondo quesito formulato volevamo appurare se gli interventi fossero stati effettuati prima dell’adozione delle determine citate.

Il Comune nega fermamente che i lavori siano stati realizzati prima delle determine.

3)    Quali contestazioni sono state sollevate alle ditte che hanno operato su Viale Marconi?

Si precisa che non sono state avanzate contestazioni nei confronti della ditta appaltatrice di Viale Marconi.

4)    Quali i criteri di scelta seguiti per l’affidamento diretto?

L’Arch. F. Trisi fa sapere che i criteri seguiti per l’affidamento diretto sono quelli contenuti nella legge di conversione n. 120/2020 e cioè i principi di economicità, efficacia e efficienza e della rotazione degli affidamenti ex art. 36 D.Lgs. 50/2016.

Ritengo sia assolutamente doveroso informare la cittadinanza del lavoro fatto, delle risposte che sono state fornite (e troverete allegate per esteso), e soprattutto sollecitare una riflessione sull’attività finora portata avanti.

In primis appare singolare che, sebbene i lavori di Viale Marconi, iniziati il 4 agosto 2020 con una durata prevista di 189 giorni (cioè marzo 2021), a distanza di 760 giorni non siano ancora terminati, il Comune di Pescara non ha inteso fare alcuna contestazione alla ditta esecutrice. Se di fronte ad un intervento che si protrae per più del triplo del tempo contrattuale non vi sono riserve da parte dell’ente, vuol dire che il Comune sta di fatto difendendo le proprie scelte progettuali, decisamente mutevoli e poco accorte, oltre che difformi dal progetto iniziale, considerato che hanno richiesto due varianti e svariati affidamenti.

Molti dubbi sorgono altresì sulle risicate ed improbabili tempistiche di esecuzione previste sui verbali di consegna dei lavori: ovvero soli sei giorni per la manutenzione di tombini e caditoie da parte della “Rapino strade e Ambiente di Rapino srl unipersonale snc” (per un importo totale di €. 49.990,00) e soli sette giorni per la sistemazione di opere a verde da parte della ditta “Il Melograno s.r.l.” (per un totale di €. 25.986,00). Oltretutto occorre precisare che tra la data di consegna (presumibilmente il 26 agosto 2022) e quella di fine lavori (1 settembre 2022), come pure nei giorni successivi, non sono state affatto eseguite operazioni di ripristino su tombini e caditoie, né sono stati svolti lavori di riqualificazione delle rotatorie tra la consegna dei lavori alla seconda ditta (29 agosto 2022) e il termine del 5 settembre 2022. È facile poi verificare, facendo ricorso ai social, che gli unici lavori sul verde, realizzati nelle rotatorie di Piazza Unione e di via Pepe, sono stati portati a termine molto tempo prima. Ampia documentazione fotografica dimostra infatti come i lavori di cui alla determina 237 del 19 agosto 2022 («nell’ambito dei lavori di realizzazione del tracciato e del trasporto pubblico in sede protetta, sono previsti lavori d’urgenza di sistemazione di opere a verde in corrispondenza delle rotatorie lungo l’arteria stradale

di Viale G. Marconi»), e che riguardano la rotatoria di via Pepe, di Piazza Unione e di via Tibullo, sono stati eseguiti intorno al 17 giugno 2022, prima dell’arrivo in città dell’urbanista Rueda. Le immagini allegate, debitamente datate, comprovano la presenza di verde nelle rotatorie due mesi prima dell’affidamento. Possibile che solo il Comune di Pescara smentisca questo fatto acclarato? Queste ambiguità meritano di essere approfondite e chiarite.

Restano perplessità anche sul quarto quesito, relativo ai criteri per gli affidamenti richiamati dal dirigente Trisi. Quanto all’efficienza e all’efficacia mi preme ricordare come la rimodulazione di viale Marconi sarebbe dovuta terminare nel marzo 2021. Per quanto riguarda invece l’ultimo criterio, sorge spontanea una domanda: siamo sicuri che questo ennesimo affidamento alla ditta Rapino – già impegnata nell’abbattimento dell’ex Enaip (procedura negoziata per €. 190.633,81 – Determina n. 83 del 17 gennaio 2020), nel progetto iniziale di Viale Marconi (€. 1.183.495,71 con determina n. 985 del 30 giugno 2020), nella perizia di variante su viale Marconi (€. 170.800,00 con determinazione n. 1605 del 20 settembre 2021), nella riqualificazione della rete stradale in vista del Giro d’Italia (affidamento diretto per €. 44.469,22 con determina n. 901 del 17 maggio 2022), e ancora nella demolizione ex Enaip (€. 74.520,31 affidamento diretto di lavori aggiuntivi con determina n. 1472 del 28 luglio 2022) – rispetti il principio di rotazione? Interrogativo valido anche per l’impresa “il Melograno”, che dal 2020 ad oggi è risultata destinataria di ben 18 affidamenti diretti, per un importo complessivo che si aggira all’incirca su €. 493.869,69. Non avendo avuto chiarimenti dettagliati interesserò l’Anac per una verifica puntuale.

E non si è fatta attendere la replica del vicesindaco di Pescara Gianni Santilli che in una nota sottolinea che:

“Viale Marconi e interessata da una serie di interventi di varia natura, che spaziano dalla sistemazione della viabilità alla messa in sicurezza della strada ed alla riqualificazione del verde, dunque lavori di rilevante complessità che hanno richiesto l’impiego dl professionalità differenti e l’apporto di più operatori economici. L’emergenza sanitaria che abbiamo affrontato non ha certamente favorito si rispetto del crono programma originariamente stabilito.

II consigliere Blasioli, prosegue sempre Santilli,  fa riferimento, in particolare, a lavori di sistemazione a verde delle rotonde e rialzo chiusini e caditoie affidati nel mese di agosto ed avviati in piena coerenza con l’esecutività degli atti di affidamento ed i contratti stipulati con le ditte, come attestato dai verbali di consegna lavori e come già evidenziato nella risposta all’accesso civico del Consigliere.

In precedenza sono stati certamente svolti interventi di vario genere, anche a carattere manutentivo, nell’ambito del progetto di riqualificazione di Viale Marconi, spesso avvalendosi di operatori già presenti in loco con propri mezzi e personale e già a conoscenza delle criticità del cantiere e delle esigenze manifestate da questa Amministrazione, per cui coinvolgere altre imprese non sarebbe stata una scelta altrettanto efficiente ed economica.

D’altro canto, fermi restando i principi del Codice dei Contratti in materia affidamento diretto, tra gli affidamenti pubblicati si rintracciano diverse ditte specializzate nella manutenzione del verde (II Melograno, Abruzzo in Verde), diversi operatori the si sono occupati della segnaletica, degli asfalti, di servizi a carattere tecnologico (Rapino Strade e Ambiente, Teknosignal, Slim, TecnologiePM). A titolo esemplificativo, alla ditta II Melograno sono stati fatti, effettivamente, più affidamenti diretti il cui importo complessivo e ben inferiore alla soglia stabilita dal Codice per gli affidamenti diretti. Vale la pena evidenziare, tra l’altro, che gli operatori individuati hanno dimostrato competenza ed affidabilità, garantendo prontezza di intervento e massima collaborazione, anche in virtù del rapporto fiduciario venuto a crearsi”. Conclude Santilli il quale sottolinea infine che: “Il consigliere Blasioli è stato Presidente del consiglio comunale e vicesindaco della giunta Alessandrini, quella stessa giunta che ha fatto pagare ai contribuenti pescaresi 250mila euro per la realizzazione del Mercatino Etnico e fatto andare su tutti i quotidiani nazionali la città di Pescara per il mare inquinato”. “probabilmente il consigliere Blasioli, conclude Santilli, non apprezza il troppo attivismo della giunta Masci”.