Pescara verso la messa al bando degli ombrelloni di rafia sintetica

L’anno della svolta potrebbe essere il 2027, anno in cui  gli ombrelloni di rafia sintetica, flagello ambientale delle spiagge, a Pescara saranno messi al bando

Li chiamano hawaiani, ma al di là della (finta) immagine da cartolina che offrono c’è un pernicioso danno ambientale. La mobilitazione contro l’utilizzo degli ombrelloni di rafia sintetica è partita da tempo, tra i tanti  in campo c’è l’associazione Plastic free Onlus che da anni ne sollecita la messa al bando. Perché saranno pure colorati e fruscianti, ma ecologici certamente no. E in un mondo sommerso dalla plastica – in certi mari ha formato una gigantesca isola – non ce li possiamo permettere.

 

A sinistra l’isola di plastica più grande al mondo che si è formata  nelle acque dell’Oceano Pacifico

 

 

 

A tutti sarà capitato, estate e inverno, di trovare sulla sabbia filamenti dispersi lasciati andare da questo tipo di ombreggi. Non solo le operazioni di montaggio e smontaggio stagionali, ma anche l’azione deteriorante del sole e del vento possono causare il distacco di interi ciuffi di rafia sintetica, che altro non è che plastica. Una buona notizia arriva da Pescara: dalla fine del 2027 dovrebbe essere vietato utilizzare gli ombrelloni di rafia sintetica sulle spiagge cittadine. A deciderlo è il Consiglio comunale, su impulso della consigliera Simona Barba (Avs-Radici in Comune) che ha portato la questione in aula. Ora occorre uno strumento certo e inoppugnabile, e sarà la stessa consigliera ad occuparsene per poi proporre una variante al piano demaniale comunale.

L’ecosistema ringrazia, e pure l’umanità tutta dovrebbe, visto che è dimostrato come le microplastiche entrino nella catena alimentare, dai pesci alle nostre tavole. Senza contare che una città in cui sventola la bandiera blu dovrebbe agire in linea con la azioni di tutela dell’ambiente.

COS’È LA RAFIA SINTETICA
Mentre la rafia naturale è una fibra vegetale ottenuta dalle foglie della Raphia farinifera, una palma originaria del Madagascar e dell’Africa tropicale, in molti prodotti in commercio e in uso sulle spiagge – come gli ombrelloni cosiddetti hawaiani – si utilizza la rafia sintetica, ovvero filamenti plastici (di solito in polipropilene o Pvc) che imitano l’aspetto della rafia naturale ma che, una volta deteriorati dagli agenti atmosferici, rilasciano nell’ambiente microplastiche altamente inquinanti.
Marina Moretti: