All’auditorium Petruzzi di Pescara, ieri, concerto omaggio alla straordinaria figura di Edoardo Tiboni, con la Echo Barocca Ensemble, organizzato e voluto dalle figlie Carla e Chiara.
Edoardo Tiboni figura di assoluto prestigio nella storia della città di Pescara, profondo amante delle arti delle quali è stato brillante promotore, coltivava una passione particolare anche per la musica classica, non a caso ha voluto che entrambe le figlie, Carla e Chiara, dedicassero a essa parte dei propri studi. Per ricordarlo e omaggiarlo, a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo 102esimo compleanno, all’Auditorium Petruzzi, del Museo delle Genti, si è tenuto ieri un concerto di musica barocca, con brani di Monteverdi, Melani, Scarlatti, Sigismondo D’India e Handel, eseguiti, mirabilmente, dalla Echo Barocca Ensemble, composta da Chiara Tiboni al clavicembalo, Ulrike Pranter al violoncello, Giorgia Brino e Giovanna Gallelli soprani:
“Musica barocca tra sacro e profano – racconta Chiara Tiboni – nell’Italia del Seicento, in forma cantata proprio perché, in questo tipo di esecuzioni, la parola doveva prevalere rispetto ad un accompagnamento di basso continuo formato da due soli strumenti, clavicembalo e violoncello. Perché un concerto per mio padre, ma perché lui era un grande appassionato ed è stato lui ad avviarmi a questo percorso. Non dimentichiamoci che lui è stato uno dei fondatori a Pescara della Società Italiana della musica e del teatro, per cui ci sembrava doversoso dedicargli questo momento.”
“Mio padre ha fatto la storia della cultura in questa città – ci dice Carla Tiboni – non solo con i Premi Internazionali dedicati a Enio Flaiano, ma anche con tantissime altre iniziative. Era un grande amante della musica classica ecco il perché di questo evento e vedere tutta questa gente mi fa pensare che anche i pescaresi sono molto grati a mio padre per tutto quello che ha fatto per questa città”