Pescara: tutto esaurito al Circus per “Magnifica Presenza” di Ozpetek

Due spettacoli da tutto esaurito, martedì sera e mercoledì pomeriggio, al Circus di Pescara per la versione teatrale di “Magnifica Presenza” di Ferzan Ozpetek. Una bella riscrittura della omonima pellicola datata 2012 con in scena, tra gli altri, Tosca D’Aquino e la musa del regista turco Serra Ylmaz

Nel cartellone della 58esima stagione teatrale del “Luigi Barbara” anche il regista di “Diamanti”, film da super incassi ai botteghini di tutta Italia, Ferzan Ozpetek con la versione teatrale del film con un già speciale Elio Germano protagonista datato 2012. Una pellicola che per molti è quella che meno fa riconoscere dal primo ciak il tratto distintivo del maestro turco. Tutto ruota, o almeno così sembrerebbe, intorno ad un gioiello perduto ( magnifica presenza appunto) che diventa parola in codice e molto altro. In realtà la magnifica presenza in scena è quella degli attori in scena, del regista turco capace di emozionare e divertire con la stessa frase e di una scenografia fatta di specchi che raccontano e uniscono senza mai distrarre. Difficile riassumere il vero messaggio lasciato al pubblico pescarese in piedi ad applaudire Tosca D’Aquino, Serra Ylmaz e tutti gli altri: come sempre accade quando c’è la mano di Ozpetek ciascuno porta a casa la propria versione di ciò che ha visto, che l’ha commosso o fatto sorridere. Per tutti, però, la certezza che parole come tradimento e arte si fondono armoniose quando prevale quel talento chiamato “non prendersi troppo sul serio”.

 

Ozpetek racconta la storia di Pietro, un ragazzo catanese con aspirazioni d’attore che si trasferisce a Roma ( Elio Germano nel film Erik Tonelli a teatro, per intenderci il bel cameriere che in “Diamanti” stuzzica la fantasia di Geppi Cucciari). Accompagnato dalla cugina, napoletana doc, Tosca D’Aquino, la sua esistenza nella nuova abitazione vecchia di inizio ‘900 viene tuttavia turbata da strane presenze, che solo lui può vedere; si tratta di una bizzarra compagnia teatrale con cui poi instaura un rapporto d’amicizia.  Compatito dalla cugina, che cerca di guarirlo da queste continue allucinazioni, Pietro tenterà invece di andare a fondo della storia, cercando di capire le ragioni che trattengono nel presente questa sorta di fantasmi. Belle le musiche, tutte turche, bravi tutti gli altri come Toni Fornari e Luciano Scarpa che vestirà i panni anche di un uomo che vive da donna e che sarà di grande aiuto per sciogliere il rebus. Ammiccante il palco dove in diversi momenti una piccola telecamera proietta importanti primi piani di Pietro ma anche gli occhi di tutti gli altri. Gli occhi sempre tanto cari ad Ozpetek. Bel colpo messo a segno dalla 58esima stagione teatrale del “Luigi Barbara” per il doppio appuntamento pescarese. Stagione che prosegue con altri interessanti appuntamenti.

Barbara Orsini: