Pescara: svastiche e danni ai manifesti dei referendum

A Pescara svastiche e scritte inneggianti il Duce sui manifesti del SI ai referendum. Lo denuncia Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista

A segnalare il danneggiamento e le scritte comparse su alcuni spazi delle affissioni riservate al Sì ai cinque referendum è il segretario nazionale di Rifondazione comunista, MAurizio Acerbo, che scrive:

“Non è un caso. È un segno che i quesiti referendari sono giusti. Il fascismo nacque per schiacciare le rivendicazioni di operai e contadini. Fu finanziato da industriali, agrari, banchieri e sostenuto dai loro giornali.
Come scrisse Ernesto Rossi, autore con Spinelli del Manifesto di Ventotene, fece una politica economica liberista a favore dei “padroni del vapore”.
Questi atti vandalici sono conseguenza della campagna della destra al governo contro i referendum. Come Mussolini hanno fatto i populisti per conquistare il consenso, ma ora al governo sono i più fermi sostenitori delle leggi contro i diritti dei lavoratori”.