Pescara: studenti e magistrati a confronto su tracotanza e giustizia

Per il terzo anno consecutivo le porte del Tribunale di Pescara si aprono per accogliere gli studenti in un momento di confronto sui temi della Giustizia. “Hybris e Giustizia, i rimedi del diritto, le risposte della società” al centro dell’evento ideato dal Procuratore Aggiunto Anna Rita Mantini, in collaborazione con i Licei Classico “G.d’Annunzio” e Scientifico “L.Da Vinci”.

Da una parte gli studenti che hanno dviso in due fasi i loro interventi. Nella prima i ragazzi de Liceo Classico, coordinati dalle professoresse Fatima Leone e Marta Giuliani, hanno messo in scena un mix di tragedie greche tratte da Eschilo, Sofocle, Platone ed Esiodo sul tema della “Hybris”, ovvero la tracotanza del potere che soverchia il senso di giustizia ed eguaglianza tra gli uomini. Nella seconda fase gli studenti del “Da Vinci”, coordinati dai professori Maria Gabriella Ciaffarini, Patrizia De Luca, Tiziana Pezzella e Marco Santucci, prendendo spunto dalle vicende di Socrate e Don Lorenzo Milani, hanno posto domande sul ruolo delle leggi che spesso trascendono dal significato reale di Giustizia. Le risposte affidate al Procuratore Capo Giuseppe Bellelli, al Presidente emerito del Tribunale di Pescara Angelo Bozza; al Giudice Giovanni De Rensiis, al Procuratore Aggiunto Anna Rita Mantini e al Sostituto Procuratore Anna Benigni, moderati dal Direttore de “Il Centro” Luca Telese:

“La vicenda di Don Milani – ha sottolineato Bellelli – ci fa capire che il punto di equilibrio tra leggi e giustizia è la Costituzione. E’ lì che troviamo i diritti fondamentali dell’Uomo.”

Il Diritto come strumento per arginare la “Hybris – tracotanza”, spesso anche delle Istituzioni, è la questione rilanciata e raccolta dai ragazzi che hanno rimandato a loro volta le loro riflessioni ai relatori, dal Procuratore Aggiunto Anna Rita Mantini:

“Ogni anno il tema centrale di questo progetto sorge dall’osservazione della realtà – spiega la Mantini – e quest’anno abbiamo scelto proprio quello della tracotanza, in virtù dei fatti che stanno accadendo nel mondo. In questo scambio di riflessioni tra noi e i ragazzi, proviamo a capire se possono esserci degli strumenti atti a contenere questa china deviante verso una sorta di tirannia, noi crediamo che il Diritto possa essere ancora un giusto antidoto.”

Luca Pompei: