È stato presentato in Comune a Pescara il progetto relativo al Teatro Michetti, chiuso da anni e che ora sarà completamente rinnovato
Il progetto è l’ultimo step prima della gara d’appalto che darà il via all’esecuzione dei lavori. All’incontro con i giornalisti, nella Sala Giunta del Comune di Pescara, erano presenti il sindaco Carlo Masci, il vice sindaco e assessore alla Cultura Maria Rita Carota, il presidente della commissione Lavori pubblici Massimo Pastore, insieme al dirigente, al responsabile del procedimento e ai progettisti.
Il Teatro Michetti di Pescara è nello storico edificio Liberty intitolato a Vicentino Michetti, figlio del costruttore che ne affidò nel 1905 la progettazione all’architetto Antonino Liberi. Lo spazio teatrale venne inaugurato nel 1910, ma se si eccettua la mostra temporanea Pick Pocket, allestita nel 2023 nei locali ormai in degrado e altre iniziative precedenti, è chiuso da più di vent’anni.

Il progetto del Comune di Pescara consentirà di riaprire la struttura, chiusa da aprile 2005, alla fruizione della città. L’annuncio è arrivato dal sindaco Carlo Masci che ha “ringraziato tutti coloro che ci hanno lavorato, a cominciare dall’assessore Maria Rita Carota passando per il dirigente, Antonio Longo, per Angelo Giuliante, il RUP, e poi ancora il presidente della commissione Lavori Pubblici Massimo Pastore e i progettisti.
“Abbiamo chiesto loro di creare qualcosa di nuovo, di veramente innovativo, all’avanguardia, in linea con quello che è Pescara, la città che guarda sempre avanti, proiettata verso il futuro, che ha la capacità di immaginare cose nuove, metterle in campo, realizzarle. – ha detto Masci – Sarà un teatro quasi unico in Italia, polifunzionale, perché da questo intervento uscirà fuori non solo un bel teatro, ma sarà anche uno spazio adattabile a tantissime esigenze”.
Il vicesindaco e assessore Maria Rita Carota si è detta “contenta ed emozionata, perché recuperiamo alla città uno spazio importante, iconico, identitario: per il Michetti ci sarà una nuova bellissima stagione sotto tutti i punti di vista”.
Si punta a riallestire una sala che possa accogliere sia i concerti che le rappresentazioni teatrali, ma anche mostre ed esposizioni. Dunque occorre uno spazio modulabile e con una buona acustica.
Ad illustrare il progetto sono stati i progettisti Mirko Giardino, dello Studio Zero85 – affiancato da Mario Michetti e Giovanna Pizzella – e Luciano Panichella, dello Studio ParkOf, associato con Federica Ondesca.
“Questo teatro, che aveva perso la sua identità accogliendo anche un cinema, è un contenitore di cultura appartenente alla città che doveva ritornare a vivere e si trova in una zona di Pescara, quella di Porta Nuova, che è un po’ un punto nodale di tutta la cultura. Per rimettere in funzione il teatro abbiamo pensato a uno spazio polifunzionale e flessibile a tutti i livelli, fruibile per il teatro classico, per il teatro contemporaneo ma anche per concerti e mostre e altro ancora. Ci saranno una tribuna retrattile completamente aperta – hanno proseguito Giardino e Panichella – e un palcoscenico composto da piattaforme mobili che si alzano all’occorrenza, con il palco che si può abbassare a livello del piano zero. C’è la possibilità di aprire completamente lo spazio, tirando indietro la tribuna retrattile, e si può anche creare una piccola tribuna nel retro. Inoltre ci sarà un piccolo golfo mistico.
È previsto anche uno schermo, proiettabile, che chiude la vista della galleria. L’ingresso, invece, è stato pensato come una porta basculante (detta a ginocchio) con una prima accoglienza all’interno del teatro che accompagna all’interno del foyer (in fondo c’è un guardaroba). L’elemento che regola un po’ tutto lo spazio della sala è la tribuna retrattile e nel momento in cui è completamente chiusa e il palco completamente abbassato si crea uno spazio completamente fruibile. In totale ci saranno circa 300 posti, quelli che c’erano anche prima”.
A breve è prevista la gara d’appalto del Comune, entro la fine dell’anno si dovrebbe sapere il nome della ditta che si occuperà dell’intervento, da realizzare in 360 giorni lavorativi. La somma disponibile è di 2 milioni e mezzo complessivi di fondi FSC 21/27.
