C’è chi vorrebbe gli intitolassero lo stadio, chi una piazza, ma su una cosa a Pescara sono tutti d’accordo: “Giovanni Galeone era uno di noi”. Mercoledì alle 15.30 i funerali ad Udine mentre a Pescara sarà lutto cittadino
Un grande allenatore per il Pescara delle meraviglie, ma anche un grande uomo, uno che la città l’ha vissuta e amata sul serio, pur vivendo a Udine. E la città lo ha (quasi) sempre ripagato, gioendo con lui negli anni d’oro della squadra in serie A e restandogli accanto anche quando i successi appartenevano al passato.
I pescaresi lo ricordano con affetto e commozione. Ogni visita del Profeta in terra d’Abruzzo, rimaste frequenti anche dopo il ritiro, è stata vissuta come una grande festa, sia dai cittadini che dallo stesso Galeone. Del resto l’ex mister biancazzurro, pur non essendo in Abruzzo, il nostro mare lo amava visceralmente.
Per la città Galeone “era uno di noi, un guascone alla pescarese. Il sentimento generale è di profonda tristezza per la scomparsa di un “concittadino”. Il sindaco Carlo Masci arriva a dire che le condoglianze vanno fatte non solo alla famiglia, ma a tutti i Pescaresi.
Mercoledì a Pescara sarà giornata di lutto cittadino in concomitanza del funerale alle 15.30 nel Duomo di Udine.