Pescara: per il consigliere PD Marco Presutti la Giunta Masci dimentica i simboli della città, come il Ponte del mare e il fiume
Il consigliere comunale del Partito Democratico interviene sul Bilancio di Previsione in discussione domani al Comune di Pescara:
“Le immagini pubblicate ieri dai giornali, che documentano lo stato di degrado avanzato e la corrosione sui tiranti del Ponte del Mare, sono la certificazione di una sciatteria amministrativa che non ha più scuse. Ma c’è un fatto politico ancora più grave della ruggine visibile: la responsabilità diretta di questa maggioranza che, per arroganza, si è rifiutata di intervenire quando era ancora possibile farlo per tempo. E se guardiamo al Fiume Pescara, la situazione è addirittura peggiore: c’è il nulla assoluto.
Voglio rinfrescare la memoria al Sindaco e alla sua maggioranza. Esattamente sei mesi fa, il 10 giugno 2025, portai in aula un Ordine del Giorno specifico che chiedeva la verifica immediata dei tiranti, il ripristino dell’illuminazione e un piano di trattamento anticorrosivo. La risposta fu un ‘NO’ secco. Bocciarono la proposta sostenendo, con la solita sufficienza, che era inutile, che l’opposizione faceva allarmismo e che gli interventi erano già programmati. Oggi, sei mesi dopo, la realtà presenta il conto: quelle rassicurazioni erano vuote. Il tempo che abbiamo perso per colpa di quel voto scellerato ha permesso al degrado di avanzare indisturbato”.
Ma secondo Presutti la beffa più grande si scopre leggendo le carte del Bilancio di Previsione che andrà al voto domani:
“Mentre il Ponte arrugginisce oggi, nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche l’Amministrazione Masci ha spostato lo stanziamento di 2,5 milioni per i ponti all’annualità 2027. Avete letto bene: per tutto il 2026 la casella è vuota. Siamo di fronte a un paradosso inaccettabile: a giugno hanno bocciato la mia proposta promettendo interventi imminenti, e a dicembre scrivono nero su bianco che se ne parla tra due anni. È la navigazione a vista elevata a sistema di governo: si lasciano deperire le infrastrutture strategiche sperando nella buona sorte”.
Presutti ha annunciato che domani, in sessione di Bilancio, depositerà emendamenti che riprendono esattamente i punti di quell’Ordine del Giorno bocciato a giugno:
“La proposta è semplice e tecnicamente ineccepibile: togliere risorse dai capitoli delle ‘spese per incarichi, consulenze e servizi informatici’ e da altri capitoli e spostarli immediatamente sulla ‘Manutenzione straordinaria e decoro del Ponte del Mare’ per il 2026. I soldi ci sono, basta smettere di spenderli inutilmente. Vediamo se, di fronte alle foto della ruggine pubblicate dai giornali, avranno il coraggio di votare contro per la seconda volta”.
Il capitolo Fiume Pescara
“C’è una seconda, inaccettabile voragine in questo bilancio, che denota una preoccupante analfabetismo ecologico da parte della Giunta: l’assenza totale di fondi strutturali per il risanamento del Fiume Pescara. È scandaloso che nel Documento Unico di Programmazione manchi qualsiasi visione sistemica per la rigenerazione della nostra ‘spina dorsale’ ambientale. Il fiume continua ad essere trattato come un mero canale di scolo idraulico o, peggio, come un elemento di decoro passivo, ignorando totalmente la necessità urgente di interventi di bonifica della matrice ambientale e di recupero della biodiversità fluviale. Non c’è traccia di investimenti per la fitodepurazione, per il dragaggio sostenibile o per la creazione di quei corridoi ecologici che sono la base di ogni moderna pianificazione urbanistica europea”.
Per rimediare a questa situazione, Presutti annuncia altri emendamenti specificamente dedicati al Piano di Risanamento Fluviale:
“Non possiamo più accontentarci di interventi spot o della rimozione della plastica di superficie per fare la foto sui social. Serve stanziare risorse serie per avviare un processo di rinaturalizzazione e messa in sicurezza che restituisca al fiume la sua funzione di ecosistema vivo e non di ‘bomba ecologica’ latente. Chiederò di vincolare una quota significativa dell’avanzo o delle entrate in conto capitale per finanziare uno studio di fattibilità avanzato e i primi interventi di risanamento biologico delle sponde. Se la maggioranza boccerà anche questo, si assumerà la responsabilità di voler lasciare Pescara malata nel suo cuore pulsante”.
