Pescara: per non dimenticare Roberto Straccia

Era il 14 dicembre del 2011 quando a soli 24 anni Roberto Straccia, lo studente marchigiano residente a Pescara, fu trovato senza vita. Un mistero ancora oggi avvolto da tante nubi

Il suo corpo venne ritrovato sul litorale di Bari, il 7 gennaio successivo. Quattro Procure coinvolte nelle indagini e una serie di archiviazioni del caso come suicidio o morte accidentale, non hanno dissuaso la famiglia Straccia, assistita dal legale Marilena Mecchi, a cercare la verità, che sembra ormai vicina.

E oggi una commovente e partecipata manifestazione voluta da papà Mario per non dimenticare ma soprattutto per ottenere quella giustizia che familiari e amici gridano da quel 2011.Un caso, quello di Roberto Straccia, ancora avvolto nel mistero.

Era esattamente il 14 dicembre del 2011 quando il giovane studente universitario marchigiano spariva nel nulla, mentre faceva jogging sul Lungomare di Pescara. Fu ritrovato cadavere sulla spiaggia di Bari 20 giorni dopo. Una corona di fiori è stata lasciata dai partecipanti alla silenziosa manifestazione nei pressi della Madonnina: papà Mario in prima fila.

E’ proprio papà Mario a non volersi arrendere. Un’intercettazione potrebbe rappresentare la svolta del caso sulla morte del giovane studente di Moresco. La famiglia Straccia non ha mai creduto alla tesi del suicidio e da dieci anni combatte per scoprire la verità.