Pescara, pedina la ex e la perseguita con oltre 100 chiamate in due giorni

Perseguita la ex con telefonate, messaggi e mail dal contenuto gravemente offensivo e minaccioso: più di 100 chiamate in appena due giorni arrivate all’utenza della donna che, sfinita, lo ha denunciato. Un 48enne residente in provincia di Pescara è così finito agli arresti domiciliari.

La squadra volante è intervenuta ieri pomeriggio all’esterno di una palestra di Pescara dove lavora la vittima e dove l’uomo si è presentato, nonostante la donna avesse manifestato chiaramente l’intenzione di non avere più nessun legame con lui. In base al racconto della donna ai poliziotti, la relazione sentimentale, iniziata nel 2016, era stata da subito connotata da eccessi di gelosia da parte dell’uomo, descritto come “irascibile ed ossessivo”, tanto da convincerla già qualche tempo dopo ad interrompere il legame. A questo si aggiungono poi le azioni “moleste e minacciose” quali telefonate, messaggi e appostamenti e, in alcune occasioni, comportamenti violenti “tanto da costringendola a ricorrere a cure sanitarie, a richieste di scuse e promesse di non comportarsi più in tale modo”, si legge in una nota della Questura.

Nel settembre 2019 la vittima si è rivolta per la prima volta alla polizia di Stato e il questore, con un ammonimento orale, ha vietato allo stalker di avvicinarsi alla donna e ai luoghi da lei frequentati, ponendo fine a ogni condotta persecutoria. Una breve tregua c’è stata durante il lockdown, quando l’uomo ha smesso di perseguitare la vittima. Ma, una volta terminate le restrizioni, sono ripresi gli appostamenti. Infine, nell’ultimo mese, lo stalker si è fatto ancora più insistente con telefonate, messaggi e mail “dal contenuto gravemente offensivo e minaccioso”, fanno sapere sempre i poliziotti, “spaventando ancora di più la vittima e mettendola in una condizione di forte stress emotivo”. In totale, a partire dal 4 novembre e fino a ieri pomeriggio, l’uomo ha fatto alla ex compagna più di 100 telefonate alle quali la donna ha evitato di rispondere.

L’ultima telefonata verso le ore 12 di ieri, quando la vittima ha deciso di rispondere. Dall’altro lato della cornetta l’ex le ha detto di trovarsi sotto la palestra, intimandole di scendere altrimenti “sarebbe entrato lui e avrebbe fatto un casino”. Allora la donna, imbarazzata, lo ha raggiunto in strada chiedendogli di andarsene e di lasciarla lavorare in pace, ma l’uomo è rimasto sul posto probabilmente intenzionato ad attendere la fine del turno di lavoro. A questo punto la vittima ha chiamato il 113 e ha raccontato tutto ai poliziotti che hanno arrestato lo stalker. Nei suoi confronti sono scattati i domiciliari, da scontare nella sua casa in provincia, fuori Pescara, in attesa dell’udienza di convalida.