“Alle polemiche rispondiamo con i fatti, con i progetti realizzati e da realizzare e che il centrosinistra non si è preoccupato di effettuare. Mi riferisco alle dichiarazioni del consigliere Pd Marco Presutti che contesta la ruggine esistente su un carter del Ponte del Mare come se questa infrastruttura dovesse crollare da un momento all’altro, procurando così un allarme ingiustificato”. Così il presidente della commissione Lavori pubblici Massimo Pastore sul Ponte del Mare e sul fiume Pescara
“Parla di sciatteria amministrativa e invece proprio questa Amministrazione ha sempre effettuato la necessaria manutenzione del ponte e, soprattutto, non dice che quel carter avvolge i tiranti e li protegge, mentre non assolve alcun compito specifico per ciò che riguarda la funzionalità del ponte e questo va detto a chiare lettere, anziché far passare il concetto che potrebbe verificarsi una catastrofe. Grazie ai fondi del Pnrr – destinati a quattro ponti – su quel ponte sono state eseguite o avviate le prove essenziali sul tiraggio degli stralli (tiranti) e la verniciatura degli elementi metallici, previa preparazione e verniciatura con pittura anticorrosiva, per ritardare l’azione del sale. Inoltre sono previste prove magnetoscopiche sulle saldature dell’antenna, la cui illuminazione sarà implementata, ed è stata terminata la verniciatura del basamento dell’antenna.
Presutti parla poi del “nulla assoluto sul fiume”, omettendo di far riferimento ai lavori di tutela e valorizzazione che hanno comportato e comporteranno un investimento complessivo per di 6.029.480 euro, grazie a varie fonti di finanziamento, dal ministero alla Regione passando per il Comune. Ricordo che nel 2021 è stata redatta la prima mappatura dello stato di fatto delle sponde (oltre 10 km totali) e degli scarichi inquinanti e nel 2022 è stato effettuato il primo intervento di manutenzione, con la rimozione di 700 tonnellate di materiale ligneo dall’alveo per migliorare la regimazione idraulica. Non è stato l’unico: nel 2025 abbiamo effettuato il secondo intervento di manutenzione, che è stato concluso il 19 settembre e ha comportato la pulizia del tratto terminale del fiume e del Fosso Cavone ma è evidente che il consigliere non si sia accorto di nulla, così come non si è accorto che è stato riattivato il “Contratto di Fiume Pescara”, con la sottoscrizione dell’Atto d’Impegno tra i Comuni, e a dicembre sono stati approvati i progetti esecutivi per gli stralci funzionali. Per quanto riguarda il Giardino fluviale, nei mesi scorsi è stata eseguita l’analisi della vegetazione esistente per individuare le specie da salvaguardare durante la bonifica e questo lavoro vedrà un ulteriore sviluppo nel 2026: a breve è previsto l’inizio dei lavori del Giardino fluviale con la bonifica del suolo, le potature e l’installazione di una nuova recinzione e di una staccionata sulla sponda. Inoltre saranno creati tre percorsi dalla città verso il fiume, aree gioco e installato nuovo arredo urbano. Completano il quadro, per gli interventi da eseguire, i progetti che rientrano nel Contratto di Fiume vale a dire infrastrutture verdi, difesa idraulica dolce per consolidare le sponde senza usare il cemento, ricalibratura dell’alveo con l’asportazione dei sedimenti accumulati per aumentare la capacità di portata del fiume senza intaccare gli argini esistenti e infine la creazione di aree per limitare l’apporto di nutrienti e fitofarmaci nelle acque”.
