La notizia dell’estensione della cosiddetta ordinanza Cenerentola anche a Pescara vecchia accende lo scontro politico
Il Comune spegne, o quanto meno indebolisce, la movida cittadina, l’opposizione va all’attacco accendendo lo scontro. Succede a Pescara, dove la cosiddetta ordinanza Cenerentola, già vigente nella zona della movida di piazza Muzii, da domani riguarderà anche Portanuova.
Il sindaco del capoluogo adriatico, Carlo Masci, ha firmato il provvedimento anti rumore che ha disposto regole precise anche per il centro storico, a partire dal divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche all’esterno dei locali, anche da asporto, dalla mezzanotte del venerdì, sabato e domenica.
Le sanzioni amministrative, in caso di violazioni, vanno dai 2.000 ai 20.000 euro. Il rumore e l’inquinamento sonoro, che già hanno creato attriti nell’area del mercato coperto di Pescara centrale, sono causa di polemiche anche in questa zona: è difficile coniugare le esigenze di riposo dei residenti con le attività di ristorazione. La questione si è ulteriormente complicata dopo i diversi episodi violenti che hanno messo in luce le carenze della sicurezza.
Contro i rumori i residenti della zona hanno anche presentato un esposto. Intanto da domani sera scatterà la nuova ordinanza del sindaco. Il perimetro interessato è compreso tra via dei Bastioni, piazza Unione, corso Manthonè, piazza Garibaldi e via delle Caserme.
“Per rientrare nei valori limite nell’area del centro storico, che è interessata dal Piano di
risanamento acustico, è indispensabile ridurre i rumori. – dice il sindaco Masci – L’ordinanza indica in che modo intervenire per abbassare i livelli sonori. Il problema non sono solamente la musica alta e gli schiamazzi che infastidiscono i residenti, c’è anche il tema della violenza, gratuita, inaccettabile, che si registra tra quelle strade, come è accaduto negli ultimi giorni, per cui chiedo davvero un impegno corale e totale, massimo, da parte di tutti. Mi aspetto una collaborazione piena dei locali, che devono favorire un divertimento sano, nel pieno rispetto della legge, anche attendendosi alle autorizzazioni e al documento di valutazione dell’impatto acustico rispetto ai quali non si può transigere. Non è pensabile né accettabile che nel fine settimana il centro storico diventi terra di nessuno, né che si raggiunga quella zona solo per eccedere, se non per commettere reati”.
Per i consiglieri comunali del Partito democratico l’ordinanza emessa ieri rischia di mandare all’aria l’economia della zona.
“Il sindaco Masci – dice al Tg8 il consigliere comunale del Pd Piero Giampietro – decide deliberatamente di spegnere via delle Caserme e corso Manthoné. Nessun distinguo, nessuna voce dissidente: il centrodestra si mostra unito nel deliberare di colpire un distretto che, con le misure introdotte nell’ordinanza, corre il rischio di chiudere definitivamente. Locali per natura piccolissimi non potranno, dopo la mezzanotte, somministrare bevande in asporto: nessuno potrà controllare l’applicazione dell’ordinanza, nei fatti il sindaco Masci che si vanta di aver inventato la movida, ora trova una scusa per farli chiudere tutti, nessuno escluso”.
I consiglieri comunali del Partito Democratico Piero Giampietro, Giovanni Di Iacovo, Francesco Pagnanelli, Michela Di Stefano e Marco Presutti, si sono detti pronti a portare la questione in Consiglio comunale.