Pescara: nuova aggressione al Pronto Soccorso

Ancora un’aggressione al Pronto Soccorso di Pescara, vittime due infermieri che hanno provato invano a far ragionare il figlio di un paziente stanco per la lunga attesa.

Soltanto qualche mese fa un agente in servizio al posto fisso di Polizia ha riportato un trauma cranico dopo essere stato violentemente assalito da un giovane che pretendeva di saltare la fila. I Pronto Soccorso, spesso terra di nessuno, dove il personale medico ed infermieristico, oltre a fronteggiare le emergenze, deve fare i conti con l’esasperazione ed anche una buona dose di maleducazione di chi pretende il massimo delle attenzioni anche rispetto a casi più gravi. Quello di Pescara, tra l’altro, è il Pronto Soccorso più grande d’Abruzzo, il 13esimo in Italia per numero di accessi, almeno 100 mila, e tutto, inevitabilmente, si amplifica:

“Purtroppo i numeri parlano chiaro – dice il direttore del dipartimento di Pronto Soccorso Alberto Albani – cerchiamo di far fronte alle esigenze dei pazienti e comprendiamo le loro preoccupazioni, ma d’altro canto vorremmo anche comprensione nei nostri confronti, ci sono dei codici da rispettare. Certi episodi non dovrebbero mai accadere, ma ciclicamente si ripropongono  e non basta la presenza delle Forze dell’ordine o della vigilanza privata:”

Lo stesso Albani ha provato a chiedere in passato al questore, una copertura, sul fronte sicurezza, H24, rispetto all’attuale H12, ma, come conferma Giovanni Catitti segretario provinciale Coisp, sindacato di Polizia, i mezzi e soprattutto gli uomini sono quello che sono

“Stiamo pagando scelte sbagliate del passato – sottolinea Catitti – con il blocco delle assunzioni che non ha consentito, tra l’altro , un cambio generazionale. Comprendo le richieste del dott. Albani ma con questa situazione la copertura H24 è impossibile. Speriamo che con le nuove politiche che dice di voler attuare il Ministro degli Interni Salvini, si riesca a rinforzare l’organico di tutte le Forze di Polizia per garantire una maggiore copertura in vari ambiti, anche quello del Posto fisso all’ospedale.”

Intanto entro l’estate sarà a disposizione il nuovo pronto Soccorso i cui lavori sono ripresi da poco, ma questo non dovrebbe migliorare più di tanto la situazione, se non da un punto di vista meramente logistico:

“Sul piano della sicurezza – prosegue Albani – poco o nulla cambierà, certamente gli spazi saranno più confortevoli, ma i tempi d’attesa resteranno quelli.”